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Spinge un compagno dopo il gol e lo costringe al cambio, poi il VAR annulla tutto: la doppia beffa in Brasile

Dyverson spinge un Moises mentre esulta dopo un gol e lo costringe al cambio, poi il VAR annulla tutto: la doppia beffa nel terzo turno del Brasileirão tra Fortaleza e Internacional.
A cura di Vito Lamorte
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Un'insolita scena si è verificata durante la partita tra Fortaleza e Internacional nel terzo turno del Brasileirão: Moisés si è infortunato dopo essere stato spinto dal compagno Deyverson durante i festeggiamenti per un gol, che è stato poi annullato dal VAR. Una doppia beffa.

Questa azione si è verificata al quinto minuto del secondo tempo, quando l'attaccante del Fortaleza ha segnato con una rovesciata dopo aver ricevuto la palla al limite dell'area di rigore: una grande giocata che stava correndo a festeggiare nei pressi della bandierina quando Deyverson, suo compagno di squadra, lo ha spinto.

Deyverson un compagno dopo il gol e lo costringe al cambio: il VAR annulla la rete

Questo comportamento ha provocato un problema muscolare a Moises, che ha richiamato lo staff medico e poi è stato obbligato alla sostituzione. Come se questo non bastasse, negli stessi attimi l' arbitro annullato la rete per fuorigioco di Yako Pikachu, autore del passaggio che ha portato al gol e così la beffa è stata doppia per il Fortaleza.

Deyverson nelle ore successive ha commentato così l'episodio e si è scusato: "Un grande gol. Per me è il Premio Puskas! Ma nella mia euforia ho finito per dargli una spinta. È stata una spinta un po' esagerata. Spero che sia solo un fastidio muscolare, e che potrà tornare il prima possibile. Ero davvero sconvolto. Ho parlato con la moglie tutto il tempo, mandandole messaggi e dicendole che se avesse avuto bisogno di qualcosa, di supporto o se avessi potuto aiutarlo, sarei stato disponibile. Dato che lui (Moisés) è una persona fantastica, mi ha accolto molto bene. Spero che non sia nulla di grave, che torni il prima possibile e possa aiutarci".

Una scena davvero incredibile, che dimostra ancora una volta come il calcio possa essere straordinariamente bello e crudele allo stesso modo: un attimo sei in paradiso e un secondo dopo all'inferno.

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