“Speriamo che i tuoi figli muoiano”: Morata svela le minacce ricevute dopo i gol sbagliati
Non è un buon momento per Alvaro Morata. Il centravanti della Spagna è stato ancora una volta oggetto di critiche feroci per il suo rendimento agli Europei, e per le occasioni sciupate. La situazione non è migliorata nemmeno dopo il roboante 5-0 alla Slovacchia, visto che il centravanti della Juve ha fallito un calcio di rigore e non è riuscito a timbrare il cartellino del gol. Come se non bastasse, non aiuta anche quello che accade fuori dal campo: Morata infatti ha rivelato di essere stato ferito dalle minacce contro di lui e la sua famiglia.
In un'intervista a Radio Cope, Alvaro Morata si è sfogato. Il centravanti difeso a spada tratta dal suo ct Luis Enrique ha parlato del momento difficile. Il bomber della Spagna è stato bersagliato dalle critiche, che si sono trasformate in alcuni casi addirittura in minacce di morte: "Ho passato 9 ore senza dormire dopo la partita contro la Polonia, Ho ricevuto minacce, insulti verso la mia famiglia, persone che speravano che i miei figli morissero. Forse qualche anno fa, sarei stato ‘incasinato', ma sto bene. Ho passato qualche giorno isolato da tutto".
Morata è consapevole che le critiche fanno parte del gioco, e spesso possono essere anche uno stimolo. Qui però si è andati decisamente oltre, per una situazione inaccettabile. Per questo il terminale offensivo della Spagna, che probabilmente partirà titolare anche contro la Croazia agli ottavi chiede a tutti di immedesimarsi nei suoi panni: "Forse non ho fatto il mio lavoro come avrei dovuto e capisco le critiche per non aver segnato un gol, ma vorrei che le persone si mettessero nei miei panni e immaginassero cosa significa ricevere minacce e sentire qualcuno che spera che i tuoi figli muoiano. Ogni volta che entro in una stanza, sposto il telefono altrove. Ma lo dicono comunque a mia moglie, o ai miei bambini".