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Spalletti vuole far godere Napoli: “È la sfida più arrapante, lamentarsi è da sfigati”

È uno Spalletti effervescente quello che presenta la stagione del Napoli alla vigilia del match contro il Venezia, primo impegno in campionato degli azzurri: “È la sfida più arrapante”. Il tecnico toscano è assolutamente contento della rosa a sua disposizione, nonostante dal mercato sia arrivato il solo Juan Jesus: “Non ci manca niente, si parte forti”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Gattuso è il passato, il Napoli ha voltato pagina con Luciano Spalletti. Il club azzurro – dolorosamente escluso dalla Champions League all'ultima giornata dello scorso torneo – si avvicina all'esordio in campionato contro il Venezia con la convinzione di avere una squadra forte, nonostante dal mercato non sia arrivato nessuno a parte lo svincolato Juan Jesus. Il concetto è ribadito da Spalletti nella conferenza di vigilia: "Non mi pare ci manchi qualcosa, abbiamo avuto questa settimana per completare le cose da esercitare anche con gli ultimi arrivati, conosciamo la strada da percorrere e dove vogliamo andare. Mi aspetto quella convinzione di cui ho già parlato, la convinzione di essere forti. Ho la rosa qui davanti a me, non mi manca niente per giocare la partita di domani e quelle successive, i giocatori devono sapere che non ci manca niente per il nostro percorso. Si parte forti".

Juan Jesus è stato una richiesta esplicita del tecnico di Certaldo, che garantisce per l'ex difensore di Inter e Roma: "Lo conosco bene, quando l'ho lasciato era al livello degli altri, è stata una grande occasione che il nostro DS Giuntoli ha saputo cogliere. Ci aiuterà perché fa non solo il centrale, ma si adatta anche da terzino, è forte, veloce, integrissimo, una persona del livello di quelle che ho trovato qui, stupende, è stato accolto nel migliore dei modi e lui ripagherà l'accoglienza della gente e della piazza".

Quanto al pericolo di perdere pezzi pesanti in uscita da qua alla fine del mercato, Spalletti fa professione di ottimismo: "Quando ho detto che ero felice di essere qui, era per i nomi che c'erano già nella rosa – che preferirei tenere – non solo per la bellezza della città o della passione della gente. Io venendo qui ho pensato al Napoli immaginando quei nomi lì e Insigne e Manolas ne fanno parte, sono calciatori che alzano il livello della qualità degli altri che ci giocano vicino. Certezza di averli? Per me sì, perché no, poi bisogna essere anche ottimisti nelle cose".

Spalletti è bello carico e non lo nasconde con un paio di risposte effervescenti: "E' una sfida bella, io tengo molto in considerazione le situazioni giornaliere che sono le più belle, su quelle precedenti non ci posso mettere mano. È questa la sfida più arrapante. Ci manca un terzino sinistro? Io con le lamentele non ho mai fatto la classifica. Non mi porta benefici dire ci manca questo o quello, ai giocatori deve interessare che non ci manca niente e io devo scegliere chi tenere fuori, non ho problemi di mancanze. Lamentarsi è da sfigati".

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