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Spalletti su Italia-Croazia, dentro o fuori dagli Europei: “Più sostanza e meno bellezza”

Alla vigilia della sfida decisiva per la qualificazione agli ottavi il ct tocca tutti i temi sul tavolo, dai possibili cambi in formazione (“forse ho sbagliato a non farlo prima”) a cosa non ha funzionato con la Spagna. “Ci sono partite che fanno diventare la tua storia piccola o grande. E domani o si vince o si va a casa”.
A cura di Maurizio De Santis
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La partita con la Croazia significa tutto per la Nazionale che domani sera deve battere i balcanici per essere sicura della qualificazione agli ottavi degli Europei. Le basterebbe anche un pareggio, perché a quota 4 il secondo posto sarebbe blindato ma mettere in tasca i 3 punti serve a cancellare la sconfitta (brutta sul piano del gioco e della prestazione) con la Spagna e, più ancora, i cattivi pensieri su biscotti e complotti. Luciano Spalletti è stato molto chiaro nella conferenza stampa della vigilia: "Ci sono partite che fanno diventare la tua storia piccola o grande. E domani o si vince o si va a casa", l'ipotesi di fare calcoli e accontentarsi di un pareggio è atteggiamento che il ct nemmeno prende in considerazione.

Il piano gara con Croazia: "Più sostanza e meno bellezza"

"Il piano non cambia, vogliamo fare la partita nonostante la Croazia sia più tecnica ed esperta di noi", dice ma precisa anche che "cercare più sostanza e meno bellezza" è l'unica cosa che conta davvero in situazioni del genere. "Ci saranno anche momenti in cui sarà importante rallentare leggendo bene la gara e fare possesso palla. Qualche volta saremo costretti a difenderci o a restare col blocco squadra basso provando a ripartire in contropiede".

Le note dolenti Di Lorenzo e Jorginho dopo la Spagna

Di Lorenzo e Jorginho sono stati i calciatori finiti nel mirino per la prestazione contro la Spagna. Spalletti riserva una carezza e una parola buona per entrambi, accollandosi tutta la responsabilità di quello che è accaduto e non ha funzionato. Ci mette la faccia, com'è naturale che sia.

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"Di Lorenzo lo considero quasi mio figlio – ha aggiunto il ct -. Faccio sempre fatica a fare a meno di uno con le sue qualità, poi devo analizzare delle cose. Sono convinto del valore dell'uomo e del calciatore. Jorginho lo conosco meno, ma ha fatto solo una partita sotto il suo livello. Ma la prestazione del singolo dipende anche dal resto della squadra. Se non riesce a gestire la palla, non è colpa sua, ma è colpa mia. Jorginho ha una qualità incredibile che è quella di dire a tutti come si devono comportare. Puntiamo molto su di lui al di là di quanto possa giocare". 

I cambi in formazione: quale sarà l'Italia contro la Croazia

Spalletti qualcosa cambierà, lo dice chiaramente. Anzi ne fa ammenda: "Forse ho sbagliato io a non cambiare prima. Ora che qualcosa si è notato, un po' di fatica e di ruggine, qualcosa sicuramente si cambierà". Gli fanno il nome di El Shaarawy, che potrebbe essere schierato nella sfida con in croati, ma il ct dissimula. "È possibile tutto perché ho portato apposta questi giocatori, però le punte esterne che saltano l'uomo che sono bravi a fare l'uno contro uno devono essere messe in condizione di giocare la partita che loro vogliono. Va fatto un gioco di squadra che ti consenta di giocare nella loro metà campo. Bisogna avere ordine ed equilibrio in campo. Dipende dal livello di calcio che siamo nelle condizioni di giocare".

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