Spalletti spiega il trucco che ha svoltato la vita dei suoi centravanti: “Guardate il guardalinee”
Luciano Spalletti sta trasformando la Nazionale Italiana dopo il disastro degli Europei 2024. In Nations League i progressi degli azzurri sono sotto gli occhi di tutti e i risultati parlano chiaro. Merito anche dello stesso CT che è riuscito a trasmettere le sue idee a tutti i calciatori convocati nei vari raduni mostrando prestazioni davvero molto convincenti. Spalletti ha saputo innovare una certa idea di calcio all'Italia anche grazie a delle intuizioni che si possono definire geniali. Su tutte il trucco per portare gli attaccanti ad eludere il fuorigioco.
Una pratica il cui maestro in Serie A è stato sempre Pippo Inzaghi su tutti ma che Spalletti, nel corso di un evento con Renzo Ulivieri, presidente dell'AIC, ha voluto sviscerare spiegando un semplice ma efficace espediente. "L’attaccante non sa se uno dei due o l’altro difensore si è allungato e così per non finire in fuorigioco deve guardare il guardalinee perché lui è sulla linea dell’ultimo giocatore". Una semplice ma chiara delucidazione dettata da Spalletti che riduce notevolmente il lavoro dell'attaccante che si muove sulla linea della difesa avversaria.
"Se il centravanti riesce a guardarlo, allora riesce ad attaccare subito la profondità con la corsa o a fare una sorta di corsa di galleggiamento per poi sterzare al momento che c’è il l'assist per mettere la palla sulla corsa". Il ragionamento di Spalletti non fa una piega e di certo evita che l'attaccante possa avere tre-quattro giocatori di riferimento della difesa avversaria da osservare a seconda della loro posizione. "Il guardalinee ha una funziona fondamentale per vedere come attaccare – continua -. Io l’ho imparata ma non l’avevo detta a nessuno".
La spiegazione di Spalletti sul movimento dell'attaccante sulla linea del fuorigioco
Spalletti sottolinea dunque come questo metodo gli sia stato impartito da una terza persona. Di fatto nemmeno il CT aveva mai pensato ai benefici che potesse dare all'attaccante questo tipo di riferimento. "Questo è un vantaggio – spiega ancora Spalletti nel corso dell'evento dopo aver mostrato sulla lavagna la spiegazione appena fatta -. Se il 9 sa vedere dove è il guardalinee attacca subito la profondità e non c’ha bisogno di vedere dov’è il terzino opposto, non ha il tempo". Di certo un trucco che forse già qualche attaccante ha preso in eredità grazie all'insegnamento di Spalletti.