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Spalletti si toglie un sassolino con Capello: non ha dimenticato cosa gli aveva detto

Luciano Spalletti ha risposto agli elogi di Fabio Capello e si è tolto un sassolino dopo la bella vittoria del Napoli contro l’Ajax, che è valsa la qualificazione gli ottavi di Champions League.
A cura di Vito Lamorte
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Luciano Spalletti si gode il suo Napoli e la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Gli azzurri hanno battuto per la seconda volta in pochi giorni l'Ajax con prove molto convincenti e adesso vuole prendersi il primo posto del gruppo A nella prossima gara interna contro i Rangers.

Tanti complimenti per il tecnico dei partenopei nel collegamento con lo studio di Sky Sport 24 e dopo gli elogi sul palleggio della sua squadra da parte di Fabio Capello l'allenatore di Certaldo ha risposto: "Sono d’accordo con lei che abbiamo palleggiato meglio". A quel punto l'ex tecnico di Milan, Real Madrid e Roma ha incalzato dicendo: "Grazie del lei Luciano, ci siamo sempre dati del tu".

Un siparietto che è andato avanti per qualche secondo, con Spalletti che ha ricordato a Capello una frase detta qualche giorno fa: "L’altra volta mi ha detto che faccio l’attore", ma don Fabio ha subito replicato "Quando fai l’attore te lo devo dire". A quel punto, però, l'allenatore dei partenopei ha voluto chiarire il suo pensiero e ha fatto capire perché in qualche occasione deve smorzare gli animi per tenere a bada l'ambiente partenopeo: "Eh no, l’ambiente di Napoli lo conosco io, voi no. Per cui ho bisogno di fare a volte quello che mi fa comodo fare. L’attore non lo faccio, faccio quello normale perché sono una persona normale. Su questo ci potete contare".

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Sempre ai microfoni di Sky Sport l’allenatore del Napoli si è soffermato sulla prova della sua squadra e dell'ambiente che si è creato intorno ai ragazzi: "Si viene coinvolti in serate così, dagli urli ogni tanto mi girava la testa, ma io sono il primo allenatore ad allenare una squadra che ha fatto una cosa immensa: hanno portato in campo, in questa qualificazione, l’orgoglio di un popolo intero, la loro voglia, la determinazione di voler stare in questa competizione, di voler trasferire ai nostri calciatori la garra giusta per riuscire a fare una qualificazione del genere". 

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