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Spalletti show: “La Panda la rivoglio con i cd di Pino Daniele, l’anno prossimo girerò in camper”

Luciano Spalletti ha tenuto una conferenza stampa che è già nella storia, non solo del Napoli. Il tecnico ha risposto a modo suo a tantissime domande.
A cura di Alessio Morra
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Il Napoli ha raggiunto il suo obiettivo stagionale, si è qualificato per la Champions League con tre turni d'anticipoe ha la possibilità di chiudere anche il campionato sul podio (al terzo posto). Però c'è comunque del rammarico per le tante occasioni mancate, in parecchi hanno pensato che senza qualche passo falso in meno (troppe sconfitte interne, il pari beffardo con la Roma, il ko di Empoli) si poteva raggiungere anche il più grande obiettivo: lo scudetto. Spalletti è finito sul banco degli imputati per alcune sue scelte e anche il presidente De Laurentiis, pur ribadendo la bontà del suo lavoro, non gli ha lesinato qualche stoccata. E nella notte tra mercoledì e giovedì è comparso anche uno striscione di contestazione nei confronti dell'allenatore toscano.

In conferenza stampa Spalletti ha parlato di tanti argomenti e ha risposto a tante domande, la prima quella riguardante il furto della Panda, compresa una sull'ormai noto striscione, e qui ha risposto con ironia: "La Panda? Beh prima di tutto bisogna vedere in che stato me la ridanno, quanti chilometri hanno fatto, se ci sono i cd di Pino Daniele dentro. Valuteremo quando accadrà".

Lo striscione contro Spalletti fuori allo stadio Maradona
Lo striscione contro Spalletti fuori allo stadio Maradona

De Laurentiis aveva criticato il tecnico nei giorni scorsi e aveva punzecchiato il tecnico, che ha scelto di non prendere una casa ma di essere in albergo. Spalletti ha detto che vivere in albergo ha i suoi lati positivi, pure a livello lavorativo: "Vivere un hotel è un dedicarsi pienamente al lavoro, c'è più opportunità per socializzare in hotel rispetto alle mura domestiche".

Ma poi Spalletti sempre tra il serio e il faceto ha dichiarato di aver trovato la soluzione per la prossima stagione: "Comprerò un camper, ho ricevuto il preventivo e il prossimo anno girerò un quartiere ogni mese così partecipo a tutte le feste rionali. Una sosta la farò a Piazza Dante di fronte alla storica libreria Pironti, che non ho fatto in tempo e conoscere, con cui avrei fatto volentieri una partita a scacchi con lui. Ho iniziato a leggere un po' del suo libro, me l'ha indicato mio figlio che ha passione per il pugilato".

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L'ex di Inter e Roma inoltre si è confermato sulla panchina azzurra, ma contestualmente ha mandato un messaggio a tutto l'ambiente: "Se sto lavorando al Napoli del futuro? Certo, c'è Giuntoli qui, segue gli allenamenti e parliamo tutti i giorni. Riusciremo a essere forti se ci sono giocatori che pensano nella maniera giusta, con un comportamento professionale e anche tifosi che ci sostengono, perché loro sono importanti. Così come un'informazione che ci rispetti e non che crei duemila dubbi ad arte. L'ambiente deve essere più pulito possibile. Serve tutto questo e dei passi in avanti si possono fare".

Infine Spalletti ha tenuto a ricordare i pronostici della vigilia, in tanti avevano inserito il suo Napoli, nelle classiche griglie di pre-campionato, dietro pure a Roma e Lazio (oltre che alla Juve e alle milanesi): "Può darsi che è cambiato lo stato d'animo rispetto a quando si lottava per lo scudetto. Io non ho trovato aria di contestazione, ma indifferenza, che è peggio, molti non sentivano più legame col Napoli. In certi momenti sembravo da solo in credere in questo Napoli, oggi in Champions c'è il rammarico per non aver lottato fino alla fine. Sono molti di più che credono in questo Napoli, altrimenti riprendiamo le griglie di partenza della Champions fatte dai giornali. Volevo portarle all'ultimo, ma posso portarle ora. Dopo soprattutto che Sarri era andato alla Lazio e Mourinho alla Roma, ci mettevate settimi! Poi sono cambiate tante cose visto che speravano tutti nello scudetto".

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