Spalletti replica a Sarri sulle troppe partite della Nazionale: gli bastano poche parole
"Sarri lo stimo moltissimo, ha sentimento e amore per questo sport. Ha detto una cosa corretta quando ha detto: ‘Più me ne lascia a casa, più contento sono’. Anche io quando ero allenatori di club mi ritrovato sempre con qualcuno che tornava con qualche problema, soprattutto se dovevano fare 15-16 ore di viaggio. Il commento è che noi non vogliamo rimandarli indietro peggiorati ma migliorati”. Queste le parole del CT della Nazionale, Luciano Spalletti, durante conferenza stampa dal ritiro azzurro di Coverciano in merito alle parole di Sarri sui tanti impegni che i calciatori devono sostenere con la selezione. Gli Azzurri saranno in campo 14 e il 17 ottobre per li impegni contro Malta e Inghilterra, validi per le qualificazioni ai prossimi Europei: Spalletti al suo debutto sulla panchina azzurra ha pareggiato contro la Macedonia del Nord e alla seconda gara ha battuto l'Ucraina per 2-1.
Il commissario tecnico, però, è ritornato sull'argomento e ha sottolineato come “la Nazionale però deve stare a cuore a tutti, anche a lui. L’Italia è lì al primo posto per importanza e tutti si può prendere cose dalla Nazionale per fare un calcio migliore. Il mio tentativo è quello di andare a braccetto".
In merito alla situazione di Ciro Immobile si è espresso così: "Per Immobile c’è giunta una comunicazione dal medico della Lazio e c’è stato detto che c’era un problema di natura fisica, che non sapevano se avrebbe recuperato. Siamo andati più in profondità, era possibile che non giocasse. Ho chiamato direttamente Martusciello e Sarri, mi hanno risposto con grande disponibilità, poi ho chiamato il calciatore e abbiamo tutti insieme contribuito alla conclusione che era meglio per il calciatore lasciarlo a riposo perché anche lui sentiva questa necessità. Credo quindi che tutti abbiamo fatto la cosa giusta ed è rimasto a casa, poi ho visto che non ha nemmeno giocato quindi c’è stata coerenza da parte di tutti”.
Spalletti ha parlato del suo centravanti ideale per la Nazionale: "La figura dell'attaccante perfetto nel calcio che si è evoluto ci ha fatto vedere che la fisicità, il motore che hai, è un bel punto di partenza. Ne ho già due così, Scamacca e Kean. Scamacca forse è anche più pulito tecnicamente come tocco di palla e qualità nello stretto di Kean, che è più fisico, più massiccio, da mettere a disposizione per la squadra. Da quando gli ho parlato quando sono andato a trovarlo da Allegri mi ha fatto una grandissima impressione, per come mi ha parlato e abbracciato. Kean ha fatto vedere di essere un giocatore che può vestire la maglia azzurra".