video suggerito
video suggerito

Spalletti reagisce alla domanda sulla Juventus e su Giuntoli: “Un’equazione da poverissimi”

Luciano Spalletti all’evento “Certaldo nel Pallone” ha chiarito la sua posizione in merito a un suo possibile futuro sulla panchina della Juventus. L’allenatore toscano ha risposto a tono a chi la definisce un’operazione naturale dopo l’arrivo di Giuntoli in bianconero: “Un’equazione da poverissimi”.
A cura di Fabrizio Rinelli
66 CONDIVISIONI
Immagine

Luciano Spalletti è tornato in tv in grande stile. L'ha fatto direttamente dal palco dell'evento "Certaldo nel Pallone" in cui nella scorsa serata ha parlato della cavalcata del Napoli alla conquista del suo terzo Scudetto della storia ma anche del suo futuro. Ma andiamo con ordine. Del tecnico toscano si era parlato tanto nelle ultime settimane dato che ha deciso di non proseguire il suo rapporto con il club azzurro congedandosi da campione d'Italia. Resterà fermo un anno in attesa di un nuovo e stimolante progetto. Un concetto che ha tenuto a precisare subito nel corso della serata cercando di fare chiarezza una volta per tutte sulla sua volontà:

"Non mi assomiglia il concetto di anno sabbatico, non è che si possa dire se l’anno prossimo rientrerò – ha spiegato Spalletti – Le esigenze cambiano, si viene attratto da altre cose. L'anno sabbatico ve lo siete inventato voi, avevo parlato di riposo e di cose da sistemare. Fino all'anno nuovo sarò sicuramente fermo poi vediamo…". Conferma dunque Spalletti di restare fermo un anno per poi rimettersi in gioco a partire dalla stagione 2024/2025. A tal proposito dal palco qualcuno ha portato a Spalletti una domanda piuttosto scomoda. L'arrivo di Giuntoli alla Juventus per qualcuno potrebbe portare i bianconeri a puntare proprio sul tecnico toscano per il post Allegri affinché la Vecchia Signora possa ricomporre nuovamente la coppia d'oro che ha dato a Napoli la gioia del tricolare.

Spalletti non si lascia intimidire dal quesito e in maniera lucida, chiara, senza filtri e con zero imbarazzo tenta di chiarire anche questo concetto affinché sia chiaro a tutti. "È chiaro che quando si vuole bene a qualcosa bisogna dare ascolto al sentimento e alle cose che fanno piacere a chi vuoi bene – ha spiegato sottolineando come sappia benissimo che un suo possibile approdo sulla panchina bianconera possa rappresentare un tradimento per il popolo partenopeo – Non si può fare un torto a chi ti vuole bene".

Spalletti però fa un appunto e sicuramente non chiuderà le porte a nessuno quando sarà finalmente libero di poter scegliere la migliore situazione possibile per il suo percorso: "È una domanda troppo difficile a cui rispondere ora: e chi dice che andrò alla Juve perché ora c'è andato Giuntoli… è una equazione da poverissimi, da chi non ha argomenti".

Spalletti se la prende dunque con chi sta facendo allusioni su questa possibilità che sta prendendo piede nelle ultime settimane provando a gettare acqua sul fuoco. Nel frattempo però coglie l'occasione di sfruttare quell'evento anche per dare qualche chiarimento in più, in diretta su Sky, a proposito di alcuni concetti riguardanti il calcio. Il riferimento chiaro sembra essere diretto a Massimiliano Allegri e a una sua celebre frase: "Il calcio è semplice".

Spalletti a tal proposito ha qualcosa da dire e fa un monologo di due minuti per distruggere completamente quel concetto paventato dall'allenatore livornese senza mai nominarlo: "Il calcio è facile lo abbiamo imparato e lo sanno dire tutti – ha spiegato Spalletti – La gente vuol sentire qualcosa di diverso, per scegliere se vogliamo qualcosa di più moderno e innovativo. Bisogna portarsi dietro le cose di Vialli, di Mancini, di Baggio, di Del Piero, di Totti. Poi, però, c’è il lavoro, l’esecutività di altri calciatori che sono riusciti a fare cose straordinarie pur non avendo quelle doti".

66 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views