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Spalletti non nasconde le difficoltà dopo Italia-Ucraina: “Sono stati 20 giorni di pressione totale”

Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Rai Sport dopo la vittoria dell’Italia sull’Ucraina nella gara di qualificazione ai prossimi Europei 2024. Il Ct azzurro ammette le difficoltà vissute dopo la nomina della Federazione: “Sono stati 20 giorni di pressione totale”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Rai Sport dopo la vittoria dell'Italia sull'Ucraina che ha consentito agli Azzurri di conquistare tre punti d'oro nel girone di qualificazione ai prossimi Europei 2024. Un successo targato Frattesi autore di una doppietta e di un risultato, il 2-1, maturato nel primo tempo. Il Ct degli azzurri, arrivato in una Nazionale in piena crisi dopo le dimissioni a sorpresa di Roberto Mancini, ha tirato un sospiro di sollievo dopo la vittoria sull'Ucraina. "Stasera bisogna essere contenti perché poi qualche volta non è possibile stare sempre lì pressare e non ricevere neanche un cross – ha spiegato il Ct parlando della partita – Se no si fa un po' quelli pignoli e non va più bene. La squadra ha giocato un buon calcio ed è stata in campo in maniera corretta".

Spalletti ha schierato una squadra a sorpresa che ha visto l'esclusione di Immobile dal primo minuto e rimasto in panchina per tutta la partita. Aveva studiato gli avversari e di fatto non si sbagliava: "Loro erano bravi nelle ripartenze perché quando giochi a ridosso dell'area loro lasciavano qualcuno anche là davanti perché ormai 2-1 o 3-1 cambiava poco". Spalletti bacchetta l'Italia: "Quando la riconquistano noi dobbiamo avere più qualità di fare il terzo e il quatto gol". Poi si è lasciato andare parlando dei giorni vissuti subito dopo la nomina a nuovo commissario tecnico azzurro.

La grinta di Spalletti in partita.
La grinta di Spalletti in partita.

Una chiamata a sorpresa subito dopo le dimissioni di Mancini. Spalletti di certo non si aspettava tutto questo nel bel mezzo di una qualificazione agli Europei totalmente in bilico. La giornalista chiede al Ct se adesso potrà finalmente concentrarsi a lavorare sul gruppo dopo queste due partite ravvicinate e il tempo a disposizione in vista delle prossime: "Sì, perché c'erano troppe cose da doversi rendere conto – ha spiegato – Sono stati 20 giorni di pressione totale nella testa nonostante abbia avuto dei collaboratori splendidi perché effettivamente mi hanno dato una mano in tutto".

Il Ct ha dunque ammesso le difficoltà vissute in questa nuova veste da Commissario tecnico senza nascondersi. Si è trovato improvvisamente catapultato in una nuova realtà e costretto a portare a casa subito risultati per non compromettere immeditamente il suo cammino. Il pareggio in Macedonia aveva complicato un po' i piani degli azzurri messi in difficoltà anche dagli infortuni di Pellegrini, Chiesa, Politano e Tonali. E così ci ha pensato Frattesi e un attacco del tutto nuovo con Zaniolo, rispolverato, e Raspadori che conosce benissimo dai tempi del Napoli. Sicuramente la sua mano si è vista subito.

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