video suggerito
video suggerito

Spalletti mostra il suo ufficio a Castel Volturno: il letto è vicino alla scrivania, Maradona è lì

Luciano Spalletti sta aprendo sempre di più il suo cuore ai napoletani, facendo cadere la corazza indossata nei due anni azzurri: il tecnico toscano ha mostrato per la prima volta il suo ufficio a Castel Volturno, confermando quello che si raccontava ma che nessuno aveva mai visto. Il letto è vicino alla scrivania, Diego è ovunque a soffiare alle sue spalle.
A cura di Paolo Fiorenza
789 CONDIVISIONI
Immagine

Il lungo addio di Luciano Spalletti al Napoli, dopo l'annuncio della separazione dal club azzurro al termine della cavalcata trionfale che ha portato alla vittoria dello Scudetto, si sta consumando tra momenti di grande condivisione e empatia del tecnico col popolo partenopeo e post social del toscano che mostrano un volto decisamente più aperto di quello che avevamo imparato a conoscere.

È come se la decisione di andarsene – "per troppo amore", ha detto Spallettiavesse stappato tutto quello che Luciano aveva dentro ed aveva sempre compresso in ossequio ad un'interpretazione maniacale, quasi ossessiva, del suo ruolo di allenatore. Il tatuaggio dello Scudetto e dello stemma del Napoli fattosi dal 64enne di Certaldo rappresenta uno spartiacque decisivo tra il ‘monaco calcistico' che Spalletti è stato (e che forse tornerà ad essere dopo l'anno sabbatico) e l'uomo che vuole assaporare ogni attimo di queste emozioni che hanno intensità e bellezza accessibili a pochi.

E dunque su Instagram il tecnico due giorni fa ha scritto: "Grazie Guagliú! Grazie Napoli! Vi voglio bene assaje!", con tre cuori azzurri vicino. E poi ieri ha pubblicato la foto della spettacolare coreografia della Curva B in occasione dell'ultimo match di campionato contro la Sampdoria – recante la scritta: "Città di Partenope VIII Secolo AC" – aggiungendo a corredo: "Le bellissime coreografie che avete fatto domenica raccontano una storia che vi ha visto sempre protagonisti e che spiega come il Napoli sia della città e di tutti i napoletani nel mondo ed io mi sento un privilegiato ad aver potuto partecipare con una mia piccolissima parte a questa storia eterna".

È passata qualche altra ora e oggi Spalletti ha allargato la finestra sul suo mondo finora blindato, condividendo per la prima volta qualcosa di cui si era parlato ma che nessuno aveva mai visto: il suo ufficio a Castel Volturno, che per lui spesso ha coinciso anche col luogo dove dormiva, in una consacrazione totale al suo lavoro e alla causa del Napoli. La foto è bellissima, gronda di dedizione e passione azzurra.

Si vede il letto in bella vista, con appoggiata sopra la casacca da allenamento con la nuova scritta aggiornata dopo la vittoria del tricolore ("sarò con te… e tu non devi mollare", sotto ora c'è "campioni"), mentre sul cuscino c'è lo Scudetto. "Si è già preso il mio lettino… Stanotte mi sa che dovrò dormire nella Panda…", scrive Spalletti, alludendo alla scherzosa restituzione (ovviamente fittizia) del volante della vettura che gli fu trafugata nell'ottobre del 2021, avvenuta due giorni fa a Castel Volturno.

Alla destra della foto si intravede il bordo della scrivania del tecnico, sul muro ci sono alcuni ritratti di Spalletti. E poi c'è Diego, il suo spirito guida è ovunque. Maradona si respira a pieni polmoni dalle tante maglie attaccate alla parete che sta di spalle al letto. Del resto l'allenatore toscano ha una collezione mostruosa di maglie da calcio, che gli è valsa l'ammirazione incredula dei media esteri.

"Uomini forti, destini forti. Non c'è altra strada", ha ripetuto come un mantra Spalletti nei suoi mesi napoletani. Ma la forza senza cuore è niente. Luciano lo ha sempre saputo, ora ha voluto dirlo a tutti, completando quella frase senza scriverla. Ci siamo quasi, poi quell'ufficio si chiuderà. Ma a Napoli ne parleranno ancora, tra tanti, tanti anni.

789 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views