Spalletti mette la mano sul fuoco per Donnarumma in Nazionale: “Sarà titolare, è un prodigio”
Gianluigi Donnarumma sarà ancora il portiere titolare della Nazionale. Domani sera a San Siro, in uno stadio che non lo ha mai perdonato per com'è finita la storia col Milan, sarà tra i pali contro l'Ucraina e farà di tutto per riscattare l'errore fatale commesso nella sfida con la Macedonia del Nord.
Sarà titolare – va dritto al sodo Spalletti quando in conferenza gli chiedono dei possibili cambi in formazione -. A lui non viene perdonato il fatto di essere un ragazzo prodigio, che brucia le tappe. Viene aspettato al varco per poi andarlo a colpire.
Gigio era piazzato male e sulla punizione calciata da Bardhi ha preso gol sul suo palo: la sequenza video rimbalzata sui social è stata impietosa, così come i commenti a corredo. Uno sbaglio costato caro, valso un pareggio che ha aggiunto zavorra alle possibilità dell'Italia di qualificarsi per Euro 2024 senza passare per i playoff.
Con queste parole il commissario tecnico, Luciano Spalletti, ha messo la mano sul fuoco per l'estremo difensore del Paris Saint-Germain. Ha alzato lo scudo e parato le frecce avvelenate ma al calciatore ha mandato un messaggio altrettanto chiaro.
È normale che si commettano errori, sempre se di errori si può parlare… poi verso qualcuno ci sono prese di posizione più forti, ma i prodigi devono rispettare il loro talento. Altrimenti, senza lavoro, diventa presunzione.
Altro tema caldo, la rinuncia di Verratti alla convocazione e le voci di un possibile ritorno di Bonucci in Azzurro dopo aver lasciato la Juve per trasferirsi all'Union Berlino. Spalletti chiarisce anche queste situazioni.
Ho parlato con Verratti al telefono e mi ha detto altro – ha aggiunto il ct -. Anzi mi ha spiegato che gli ha fatto molto piacere aver ricevuto questa chiamata e di voler dare una mano, pur andando a giocare distante. Pure Bonucci mi ha detto la stessa cosa, anche lui vuole essere di aiuto alla Nazionale. Così mi hanno risposto tutti coloro a cui ho chiamato.
Nazionale al Meazza, impianto mai tenero con Gigio. Questa volta potrebbe essere anche peggio alla luce delle delusioni in sequenza dell'Italia: svanita la polvere di stelle della vittoria agli Europei, il prosieguo è stato rovinoso fino alla mancata partecipazione ai Mondiali di Qatar 2022. E adesso che è in bilico anche la partecipazione a Euro 2024 tutto diventa più complicato. Spalletti tocca anche queste corde ed esprime un concetto semplice, semplice.
Personalità è quando hai molte cose da dire e stai zitto passando da pollo per guadagnarci dopo. A San Siro non ho da chiedere nulla, siamo noi a doverci meritare il loro comportamento. Siccome ho assistito a gare della Nazionale a San Siro, chiedo loro ciò che hanno sempre fatto.
Dice nulla sulla squadra che andrà a schierare per strappare la vittoria all'Ucraina. Batterla serve per sperare di chiudere il girone almeno da secondi così da evitare la scomoda lotteria dei playoff di fine marzo.
Con le mie scelte farò alcuni giocatori contenti e altri scontenti, ma io farò delle scelte per il bene della Nazionale e non per una mia presa di posizione. È la mia storia che insegna a me come gestire le cose.