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Spalletti litiga con Di Canio sull’arbitro di Milan-Napoli: “Cosa diciamo ai bambini del mondo?”

Spalletti non apprezza il commento di Di Canio sull’ammonizione di Kim e fa riferimento al gesto di Leao del primo tempo, quando ha rotto la bandierina del calcio d’angolo con un calcio.
A cura di Vito Lamorte
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Luciano Spalletti non ha apprezzato molto l'arbitraggio di Kovacs in occasione della gara d'andata di Milan-Napoli e l'ha esplicitato in maniera molto chiara. Senza girarci troppo intorno. Gli azzurri dovranno fare a meno nella sfida di ritorno di Anguissa, espulso; e Kim, ammonito ma in diffida. Due assenze pesanti per l'importanza che hanno i due calciatori sia a livello tecnico che di personalità.

L'allenatore del Napoli ha contestato la gestione dei cartellini del direttore di gara romeno e lo ha detto senza troppi mezzi termini: "L’arbitro non lo commento, c’era Rosetti lo farà lui. Prende molta palla Anguissa, secondo me. Se la discussione dobbiamo farla così allora guardiamo l’ammonizione di Zielinski e quella di Krunic che non ha dato".

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Mentre era in collegamento con lo studio di Sky il tecnico dei partenopei ha sottolineato anche la mancata ammonizione di Leao nel primo tempo, quando il giocatore portoghese ha distrutto la bandierina del calcio d'angolo con un calcione in seguito ad un'occasione da gol sbagliata.

Spalletti ha risposto a Paolo Di Canio, che ha parlato di ‘gesto eclatante' in occasione del cartellino giallo di Kim per proteste, e ha esternato tutti i suoi dubbi sulla mancata sanzione al portoghese: "Allora visto che parli di gesti eclatanti, dimmi della bandierina. Più eclatante di questo… a tutti i bambini del mondo che guardano la partita gli si va a dire ‘Potete stroncare le bandierine perché non vi viene fatto niente, andate a prendere a calci tutto quello che c’è intorno al campo’. Mi venite a parlare dell’ammonizione di Kim. Io non ti domando niente, sei tu che devi commentare quello che vedi".

Anche in campo l'allenatore della capolista della Serie A aveva protestato molto per questo episodio ma non ha ricevuto risposte esaustive né dall'arbitro né dal quarto uomo.

Inutile dire che il metro di giudizio non è piaciuto affatto a Spalletti, che ha chiuso il suo intervento così: "Secondo me è facilissimo, è tutto lì, è tutto evidente. Le scelte che ha fatto l'arbitro sono lì davanti".

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