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Spalletti interrompe l’intervista: “Giorgio, hai visto Kim?”. Chiellini è impressionato

Il difensore centrale coreano è una delle piacevoli sorprese del Napoli di Spalletti. Non ci sono più ‘vedove’ di Koulibaly, Kim non ne ha fatto rimpiangere la cessione. “È un animale incredibile”.
A cura di Maurizio De Santis
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Chiellini e Spalletti dialogano a Sky dopo la vittoria del Napoli coi Rangers. La discussione verte anche sul difensore coreano, Kim.
Chiellini e Spalletti dialogano a Sky dopo la vittoria del Napoli coi Rangers. La discussione verte anche sul difensore coreano, Kim.

"Un animale incredibile". La definizione che Luciano Spalletti dà di Min-jae Kim rende bene l'idea di quale siano considerazione del tecnico e impatto del calciatore. C'è ancora qualcuno che, sincera gratitudine a parte per quanto ha dato, rimpiange Koulibaly? Non ci sono più ‘vedove' del comandante senegalese. Kalidou chi..? Vien da dire oggi a guardare le prestazione del colosso coreano acquistato dal Fenerbahçe e calato in una rosa profondamente rivoluzionata. Lo ha cancellato, ne ha fatto tabula rasa.

Il Napoli ha cambiato tutto per rigenerarsi, difesa e attacco i reparti smontati e assemblati di nuovo contenendo i costi e ripartendo con un nuovo ciclo. Nessuno immaginava che in così poco tempo il tecnico sarebbe riuscito a plasmare la squadra. In pochi avrebbero scommesso sulla compattezza di un gruppo che in termini di qualità, esperienza e presenza nello spogliatoio aveva perso calciatori come Ospina, Mertens, Insigne, Fabian Ruiz, KK volato al Chelsea. Ma forse il segreto è proprio questo: per guardare al futuro, devi prima fare i conti con te stesso e chiudere col passato senza remore, con coraggio.

L'ex centrale del Fenerbahçe in contrasto con Morelos dei Rangers nella gara di andata.
L'ex centrale del Fenerbahçe in contrasto con Morelos dei Rangers nella gara di andata.

I fatti danno ragione al club, a volte serve anche azzerare la memoria. È meglio non averne, soprattutto se quella dei partenopei è stata spesso legata a cocenti delusioni, all'abitudine alla sconfitta nonostante il culto della ‘grande bellezza', al gol di Faraoni che costò la Champions all'ultima giornata e al crollo nella corsa scudetto che ha trasformato un terzo posto in una bomba di polemiche.

"Un animale incredibile", dice Spalletti e gongola conversando a Sky con Giorgio Chiellini, uno che di difensori rocciosi se ne intende. A Kim ha rinunciato una volta sola, contro lo Spezia in campionato, poi lo ha sempre voluto là in mezzo a duellare. "Lo hai visto?", chiede il tecnico all'ex juventino. "Ne ho parlato prima, mi ha sorpreso – le parole di Chiellini -. Non tanto per l’attenzione che ha, ma per la personalità, l’energia e la sicurezza che trasmette".

L'intervento di Kim su Brahim Diaz del Milan a San Siro.
L'intervento di Kim su Brahim Diaz del Milan a San Siro.

C'è un'immagine che è già diventata iconica e racconta tutto di Kim, della carica emotiva e della forza che ha dentro di sé: il recupero in extremis su Brahim Diaz a San Siro, contro il Milan. Quella gamba allunga a mo' di colpo da arti marziali (senza commettere fallo), la tenacia nel contrasto e poi l'urlo ‘bestiale' per essere riuscito a sventare un tiro pericoloso sono il manifesto dell'uomo e del calciatore.

"Ha una forza di impatto, una frequenza di gambe – aggiunge l'allenatore -. Quando percepisce il pericolo raddoppia tutte le qualità che ha. Domani in allenamento vorrà giocare la partitona di quelli che non hanno giocato oggi. Una roba impressionante".

La grande carica emotiva del calciatore dopo un contrasto vinto con tenacia.
La grande carica emotiva del calciatore dopo un contrasto vinto con tenacia.

Kim dà tutto e anche di più. Non si arrende mai. È il nemico che ti sbuca dal buio, alle spalle col coltello tra i denti e ingaggia un corpo a corpo furioso. Il resto è meglio e narrazione epica che deve ancora venire. "Però ha anche qualità", fa notare Chiellini. "È fortissimo – replica il tecnico -. Diceva ‘non me l’hanno mai chiesto', ora ha cominciato a capire la guida della palla. Quando un difensore centrale fa così qualcuno gli si deve presentare e liberargli lo spazio per la giocata". 

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