Spalletti: “Ho passato una bruttissima estate”. Ha capito l’errore che ha commesso agli Europei
Gli Europei sono stati un buco nell'acqua. L'Italia è uscita appena agli ottavi di finale, ed è stata buttata fuori dal torneo dalla Svizzera. Sono passati due mesi, ma il ricordo di quella sconfitta è ben presente in Spalletti che nella conferenza stampa con cui apre la nuova stagione ripercorre gli ultimi mesi della Nazionale, mostra i propri sentimenti ed ha effettuato pure una feroce autocritica parlando del grave errore che ha commesso durante la spedizione agli Europei in Germania.
Il c.t. ancora deluso per l'eliminazione dell'Italia a Euro 2024
Spalletti ha vissuto un anno particolare. Dopo lo scudetto con il Napoli si era fermato, forse pensava al classico anno sabbatico, ma è tornato in corsa, ha detto sì alla Nazionale ed ha portato senza patemi l'Italia a Euro 2024. I sogni sono rapidamente svaniti. Una sola vittoria nel girone, la qualificazione agli ottavi ottenuta con un gol al 97‘ prima di un'eliminazione subita per mano della Svizzera. Un ko doloroso soprattutto per il modo in cui è arrivato.
La Nazionale non ha combattuto ed ha quasi accettato in modo passivo le scorrere del risultato. A Spalletti brucia ancora e non poco. Il c.t. non ha fatto nulla per mascherare il proprio stato d'animo: "Ho passato un'estate bruttissima, pensando all'ultima gara dell'Europeo. Ho passato tre giorni a Ponza, poi sono stato sempre a casa mia, in campagna, non sono andato da nessuna parte. Mi dava fastidio aver fatto vivere un momento come la partita contro la Svizzera ai tifosi dell'Italia".
Spalletti spiega l'errore che è costato caro all'Italia agli Europei
Autocritica importante quella di Spalletti, che ammette il suo più grande errore e cioè l'aver messo troppa pressione ai suoi calciatori che, considerati gli eventi, sono stati sovrastati: "Mi sento responsabile di quel che è successo. I giocatori sono totalmente sollevati da queste responsabilità, come ho detto loro anche oggi: ho messo troppa pressione addosso, non ho dato il tempo di gustarsi la maglia azzurra addosso. La cosa che mi ha dato più fastidio è stato uscire senza lottare. Alleno da 30 anni e non ho mai visto una mia squadra che non abbia lottato come purtroppo ci è successo in Germania".
Chiesa, Tonali e il nuovo modulo dell'Italia
Spalletti poi ha parlato di Chiesa – che avrebbe voluto convocare per fargli fare gruppo, ma che il Liverpool ha preferito tenere per fare la preparazione – e Tonali – tornato in Nazionale dopo la squalifica – ma pure del modulo: "D‘ora in poi giocheremo con la difesa a tre. Vedremo poi se sarà 3-5-2 o 3-4-2-1. La certezza è la difesa a tre".
Infine Spalletti ha spiegato perché ha convocato ‘solo' 23 calciatori e non ha ampliato la rosa, come è stato fatto negli ultimi anni: "Ne ho convocati 23 precisi e anche questo è figlio di ciò che ho pensato e visto: chiamandone di più poi gli allenamenti non vengono al meglio, sei lì continuamente a cambiare e loro non sono liberi di allenarsi al meglio. E poi così si sentiranno totalmente dentro il progetto di queste due partite. Voglio tutti i giocatori molto interessati alla causa".