Spalletti ferma le domande su Italia-Germania in conferenza: chiede un gesto per Bruno Pizzul

La prima cosa che fa Luciano Spalletti è commemorare Bruno Pizzul. È con l'omaggio alla "voce della Nazionale" che il commissario tecnico dell'Italia ha aperto la conferenza stampa di presentazione della sfida di andata dei quarti di Nations League con la Germania. Gli tributa un applauso, trascinando i suoi interlocutori. "Possiamo iniziare così… È un ricordo che faccio con piacere, la sua morte è stata una brutta perdita – la premessa dell'allenatore -. Con la sua voce riusciva a portare in campo anche tutti gli spettatori che erano a casa, faceva sì che anche loro potessero vivere la partita in maniera più diretta".
Linguaggio forbito e competenza tecnica (l'ex telecronista era stato calciatore) scandivano la narrazione dei match in maniera peculiare. Gli bastava appuntare i nomi su un foglietto, il resto era a braccio. Giovedì sera, prima del riscaldamento delle squadre a San Siro, sarà celebrato un evento in suo onore (su iniziativa della Figc, la Serie A invece lo ha dimenticato). "Sapeva benissimo leggere la partita. Se la squadra sembrava più forte era grazie a lui. E quando accelerava con il tono c'era sempre da aspettarsi qualcosa".
Quanto alla gara coi tedeschi, l'attualità propone il forfait di Retegui: non ci sarà né al Meazza né domenica sera in Germania. "L'abbiamo mandato a casa perché non ce l'avrebbe fatta. Non ha un problema ben definito, ma un affaticamento. Per il momento, però, non chiamo nessuno al suo posto perché voglio vedere come va la prima partita. Può essere ci serva una prima o una seconda ma tutto dipende dai recuperi di Zaccagni e Cambiaso. Se devo chiamare una prima punta sarà Piccoli, altrimenti Baldanzi".

Moise Kean della Fiorentina sembra il candidato numero uno a prendere il posto del capocannoniere del campionato. Possibile che accanto a lui ci sarà Giacomo "Jack" Raspadori che a Napoli, da quando Conte lo ha schierato nel 3-5-2 vicino a Lukaku – ha ritrovato il gol. Spalletti spiega anche perché la punta Viola appare adatta a incontri di questo tipo. "Siccome penso che affronteremo una partita da sbattimento – ha aggiunto il ct -, che comporta continui ribaltamenti di fronte, Kean è più adatto. Retegui lo sa fare, ma è più bravo nell'area di rigore. Moise parte più da lontano, qualche volte riparte da metà campo e riesce ugualmente a concludere in porta".
Ricci o Rovella a centrocampo? Spalletti non si sbilancia: "Sono tutti e due bravi nella gestione e nella regia della squadra. Ricci è un po' più mezzala e si inserisce di più. Rovella è più mediano. Ma non vi dico chi gioca, voglio aspettare l'ultimo allenamento… ho tanti dubbi".