Spalletti fa la conta per il Milan: “Faccio prima a dire chi c’è. Ma niente alibi”
"Facciamo prima a dire chi c'è…". In conferenza stampa, alla vigilia della sfida con il Milan a San Siro, Luciano Spalletti fa una battuta agrodoloce. Alla lista degli indisponibili s'è aggiunto ance Mario Rui e a sinistra, per colmare quella falla che la società non ha mai colmato del tutto se non ricorrendo a rammendi del momento, sarà costretto a inventare qualcosa pur di presentare una squadra che sia in grado di reggere l'urto dei rossoneri nel big match. Non ci sarà nemmeno Lorenzo Insigne, alle prese con un fastidio muscolare dal quale non ha ancora del tutto recuperato.
Sulla lavagna degli indisponibili il nome del capitano è accanto a Fabian Ruiz, Koulibaly, Lobotka, Osimhen. Politano e Zielinski saranno dell'incontro, ma quale siano le loro condizioni lo racconta la faccia del tecnico che sorride sotto i baffi. Fa appello all'orgoglio, cita il Vesuvio (come a dire servirà un Napoli vulcanico per fare fronte al ‘diavolo'), stuzzica l'orgoglio della rosa, chiede al gruppo di mettere da parte l'alibi delle assenze e di pensare solo al campo, di dare tutto e basta, di giocarsela con la stessa determinazione di sempre. "Possiamo vincere la partita con quelli che abbiamo a disposizione, la giochiamo con l'obiettivo di portare a casa i tre punti. In questi momenti c'è bisogno di corse, coraggio, soluzioni. Domani abbiamo a disposizione 16-17 calciatori della rosa, bastano per andare a giocare contro chiunque".
Manolas è andato via prima ancora che il mercato di gennaio apra i battenti. KK è fuori per infortunio. A Milano il Napoli va con soli due centrali (Juan Jesus e Rrahmani) e la necessità di dirottare Di Lorenzo sulla corsia mancina con l'inserimento di Malcuit a destra. Possibile che Spalletti decida di schierare la difesa a tre (come si è visto contro l'Atalanta), spostando il francese un po' più avanti a centrocampo così da sfruttarne le doti offensive (rispetto a quelle difensive, meno efficaci).
Ipotesi, null'altro per quadrare i conti al netto dell'emergenza e della forza dell'avversario. Tra due settimane riaprono le trattative e un messaggio al club il tecnico lo manda. "A me la rosa piace in tutti i petali ma se la asciughi qualcosa manca (sorride ancora) e va ricomposta – ha aggiunto Spalletti -. Adesso il mercato è chiuso ed il gruppo a disposizione per ora è questo".
