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Spalletti elogia Sarri prima della partita con la Lazio: “Un Masaniello, amavo il suo Napoli”

Nella conferenza prepartita di Napoli-Lazio, anticipo di venerdì 3 marzo al Maradona, Luciano Spalletti si è soffermato – e non poco – sul lascito di Sarri in terra partenopea: “Guardavo sempre il suo Napoli, lo applaudivo alzandomi in piedi”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Luciano Spalletti si prepara a Napoli-Lazio, partita che vale un altro mattoncino nella costruzione dello scudetto. Oggetto ancora lontano, il tecnico dei partenopei lo sottolinea anche nella conferenza pre partita, ma sa perfettamente che è un obiettivo più che sensibile, al quale tutti stanno pensando da tempo, sia i tifosi del Napoli sia gli avversari di turno come Maurizio Sarri che conosce bene Napoli e che porta con sè la stima dello stesso Spalletti.

L'endorsement verso l'ex allenatore azzurro arriva puntuale e diretto dal tecnico della capolista: "Io a casa sceglievo sempre di vedere il suo Napoli, lo amavo e lo applaudivo alzandomi in piedi. Non mi interessa se oggi sia meglio o peggio, ho acquisito ciò che volevo prendere.  Quando ho potuto sono andato a vedere le partite e sui campi di Castel Volturno ci sono ancora le linee di passaggio del suo calcio". Un encomio che si conclude con una citazione precisa: "Sarri è stato un po' il Masaniello del calcio, una sorta di rivoluzionario, un capopopolo di un nuovo modo di vedere il calcio".

Punti in comune che si incroceranno venerdì sera nell'anticipo di Serie A in una sfida in cui Napoli e Lazio, Spalletti e Sarri si affronteranno per superarsi. Anche davanti al rischio della sensazione di guardarsi allo specchio: "Non saprei definire differenze tra il mio e il suo calcio, né dare definizioni ma abbiamo punti in comune. A me piace costruire, l'obiettivo era riportare le persone allo stadio, dare un'emozione. Non amo il calcio tutti indietro in difesa, mi piace provare a comandare lì in mezzo, è più stimolante. Una cosa che abbiamo in comune, come la cultura del lavoro, il presentarsi in tuta…".

Vola leggero Spalletti, sapendo benissimo che la sfida alla Lazio non sarà anche per questo, per nulla semplice: "Non fateci levare le mani dal volante, come vorrebbero molti, per festeggiare quando ci sono ancora tante curve da affrontare. Ma devo ringraziare i giocatori per ciò che si sta facendo, sono loro i veri artefici. È più facile lavorare quando hai giocatori disponibili, mostrano attitudine all'ascolto, ti mettono qualità e ti permettono di andare avanti. Perché nel calcio" conclude Spalletti "a me piace il dialogo con la società, costruire qualcosa di duraturo. Non solo del parere di dover vincere a tutti i costi e poi l'anno dopo fallire ma perseguire un obiettivo comune". Come Sarri che, venerdì però, dovrà cedere il passo alla capolista.

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