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Spalletti dà la formazione dell’Italia contro il Belgio: “Volete sapere chi gioca?”, fa un nome su tutti

Alla vigilia della sfida di Nations League il ct parla degli esclusi e tiene gli occhi fissati sul futuro: “Il Mondiale? Sarebbe davvero importante per noi poter partecipare, ma non deve diventare un’ossessione”.
A cura di Maurizio De Santis
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Pellegrini titolare per giocare a ridosso della punta, Retegui. "Ha la stessa capacità di Raspadori di creare superiorità per gestire un po' di partita. Se vuole sapere chi gioca, inizia Pellegrini". Luciano Spalletti si sbottona e in conferenza, alla vigilia della partita di Nations League con il Belgio, concede un'anticipazione sulla formazione. "È una partita fondamentale per il nostro futuro. Mi aspetto sia affrontata con lo stesso coraggio visto nelle ultime gare. Vedo un gruppo voglioso e carico di energia", dice il ct che cerca conferme ulteriori nel mini torneo che l'Italia conduce.

È in testa alla classifica del Girone B, davanti alla Francia (battuta 3-1), agli stessi ‘diavoli rossi' e a Israele ultimo. Restarci e, magari, provare a vincere il trofeo non è solo questione di prestigio ma anche una sorta di jolly da estrarre dal mazzo nel caso il percorso di qualificazione ai Mondiali 2026 si rivelasse un po' tortuoso.

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Chi c'è e chi ci sarà contro i belgi (possibile il debutto di Maldini per qualche minuto) ormai è chiaro. Spalletti spiega anche perché ha lasciato a casa giocatori come Zaccagni, Politano, Rovella oppure Chiesa. "Zaccagni ha chiesto di restare fuori perché ha un problema da mettere apposto – ha aggiunto -. Nel ruolo di Rovella ce ne sono altri due che sono giovani come lui e hanno dimostrato di stare bene in campo. Chiesa sta poco bene, Zaniolo ha iniziato a giocare solo ora, su Politano invece sappiamo tutto. Abbiamo deciso di fare così".

Quale Nazionale si vedrà in campo domani sera? Quasi sicuramente schierata con il modulo 3-5-1-1. Di Lorenzo, Bastoni e Calafiori in difesa davanti a Donnarumma. A centrocampo ci sarà Ricci che, nel ruolo di lotta e di governo, avrà al suo fianco Frattesi e Tonali con Dimarco e Cambiaso esterni. In avanti Pellegrini a sostegno di Retegui.

Salvo qualche piccola modifica in futuro, ma questo è l'asse degli Azzurri che hanno un compito essenziale: non solo riscattare la delusione degli Europei, ma spezzare finalmente l'incantesimo della mancata partecipazione alla Coppa del Mondo. L'ultima volta è stata dieci anni fa, adesso c'è l'opportunità di incamminarsi verso l'edizione del 2026. Il mondiale è avvertito come un obbligo assoluto? Spalletti la prende alla larga: ne conferma l'importanza ma mette le mani avanti per tenere a bada la pressione: "Il mio obbligo è  fare bene ogni volta che sono a Coverciano – ha concluso il ct -. Certo che sentiamo come obbligo andare al Mondiale. È quello che ha fatto felice moltissime persone oltre ad aver determinato la nostra storia. Sarebbe davvero importante per noi poter partecipare, ma non deve diventare un'ossessione".

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