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Spalletti chiede alla squadra chi se la sente di battere i rigori: la risposta è avvilente

Luciano Spalletti ha svelato cosa è accaduto sabato mattina quando ha chiesto ai calciatori dell’Italia chi fosse disposto a battere eventuali rigori contro la Svizzera: “Lì diventi responsabile davvero, non in allenamento”.
A cura di Paolo Fiorenza
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È stato un Luciano Spalletti ben lontano dai toni assertori e fumantini delle scorse settimane, quello che si è presentato oggi in conferenza stampa assieme al presidente federale Gabriele Gravina: nessuno scenario di dimissioni, come aveva ipotizzato qualcuno, ma il ribadire di essere lui il responsabile principale della disgraziata partecipazione dell'Italia agli Europei in Germania. La meritata eliminazione negli ottavi per mano della Svizzera ha riportato tutti sulla terra: questo è l'attuale stato del nostro calcio. Una mancanza di talento, ma anche di personalità e statura degna del palcoscenico internazionale: lo svela quanto raccontato da Spalletti circa la designazione dei rigoristi alla vigilia del match di Berlino.

Spalletti ai calciatori dell'Italia: "Chi se la sente di tirare i rigori?"

Il Ct azzurro, confermato al timone da Gravina in vista delle prossime qualificazioni ai Mondiali ("ha la nostra fiducia, deve lavorare, c'è da riflettere e cambiare qualcosa"), ha rivissuto assieme ai giornalisti la scena accaduta sabato mattina prima di chiudere l'ultima riunione prepartita con la Svizzera. Era il momento di ipotizzare i possibili rigoristi qualora il match con gli elvetici fosse finito in parità anche dopo i tempi supplementari.

Luciano Spalletti in conferenza all'indomani della disfatta dell'Italia contro la Svizzera
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"Abbiamo chiesto chi non si sentiva di battere i rigori. Chi voleva batterli ha alzato il braccio, ma ce ne sono stati diversi che lo hanno tenuto giù. Non volevano batterli. Lì diventi responsabile davvero, non in allenamento. Queste prove qui verranno fatte anche per capire chi se la sente di gestire questa pressione, va fatto un racconto completo e onesto", ha sentenziato Spalletti, facendo capire che ci saranno riflessioni serie sui calciatori chiamati a comporre il nuovo gruppo dell'Italia che proverà a qualificarsi per i Mondiali del 2026 dopo due esclusioni di fila. E non solo per quanto riguarda le caratteristiche tecniche.

Del resto c'è davvero poco da salvare nella spedizione azzurra in questi Europei: "Non credo di aver mai visto, nella mia vita, una squadra italiana peggiore di questa", ha detto l'ex bomber dell'Inghilterra Gary Lineker.

Federico Chiesa a terra contro la Svizzera: è la sintesi del nostro Europeo
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Spalletti, confronto nella notte con i giocatori: volevano giocare con la difesa a tre

Nella lunga e dolorosa notte di Berlino, c'è stato un confronto tra Spalletti e i calciatori della Nazionale: è emersa qualche crepa, che Repubblica riassume soprattutto nella volontà che avrebbe avuto la squadra azzurra di schierarsi con la difesa a tre, abito più consono a quanto indossato quasi da tutti in campionato. Il Ct dal canto suo avrebbe chiesto maggiore convinzione – per usare un eufemismo – da parte dei giocatori. Ci sarà davvero da rimettere a posto tanti cocci per ripartire con qualche speranza di tornare finalmente ai Mondiali dopo 12 anni di umiliante assenza.

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