Spalletti celebra lo Scudetto del Napoli e racconta le regole per essere campioni: sono tre
Luciano Spalletti è stato l'artefice della vittoria dello Scudetto del Napoli, il terzo della sua storia. Il tecnico di Certaldo è l’allenatore più “anziano” a vincere lo Scudetto nella storia della Serie A a 64 anni e 58 giorni. Una marcia trionfale iniziata fin dalle prime battute del torneo e che non ha visto più rivali quando gli azzurri hanno trovato la loro armonia tattica e tecnica.
Ci sono stati infortuni e squalifiche ma il Napoli non si è mai fermato e solo nelle ultime settimane ha un po' rallentato rispetto al ritmo infernale che aveva portato fin dall'inizio dell'anno.
Nel suo post celebrativo sul suo profilo di Instagram per la vittoria del primo tricolore in carriera, l'allenatore azzurro ha fatto riferimento a tre componenti essenziali per il percorso fino allo Scudetto: "Tre le regole per essere Campioni: città appassionata… calciatori fantastici… e destini forti! GRAZIE RAGAZZI, GRAZIE NAPOLI!".
In due stagioni Spalletti ha costruito un impianto di squadra straordinario ed è riuscito a plasmare un gruppo che, nonostante abbia perso diversi big, è stato in grado di riportare il tricolore a Napoli dopo più di trent'anni. Un viaggio che ha visto la squadra partenopea acquisire sempre più sicurezza nei suoi mezzi e nelle sue qualità, marciando ad una velocità che ha visto le avversarie non reggere mai il passo.
Il tecnico dei partenopei è parso visibilmente commosso dopo il fischio finale e nel post-gara ai microfoni di DAZN ha dedicato questa vittoria alla famiglia e al fratello scomparso Marcello: "A mia figlia Matilde, alla famiglia, che è sempre lì a spingere. A tutti gli amici, a mio fratello Marcello".
Luciano Spalletti aveva bisogno di vincere lo Scudetto per vedere riconosciuta la sua bravura e da ieri ha scritto il suo nome nella storia del Napoli e del calcio italiano dopo una stagione fantastica.