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Spalletti cancella tutte le paure da Napoli-Milan: “Rischiamo la felicità infinita”

Il tecnico del Napoli alla vigilia dei quarti di ritorno con il Milan infonde fiducia nei suoi calciatori. Spalletti non fa titoloni, ma spera di condurre il Napoli in semifinale di Champions League.
A cura di Alessio Morra
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Lo scudetto è a un passo, la semifinale di Champions League è adesso il sogno da raggiungere. Il Napoli martedì 18 aprile cercherà di battere il Milan, che all'andata in casa si è imposto per 1-0. Luciano Spalletti è carico, si fida dei suoi calciatori, rispetta molto il Milan e Pioli, e sa soprattutto che avrà Victor Osimhen, che sarà in campo dal primo minuto.

Nella conferenza stampa della vigilia, Spalletti ha parlato anche del Milan, sfidato due volte già nel mese di aprile, con esiti negativi: "Avendoci giocato due volte in maniera ravvicinata si va a lavorare in profondità su qualche dettaglio, bisogna trovare accorgimenti a cose che possono succedere nella partita tipo queste ripartenze dove il Milan ha qualità differenti da altre squadre. Il Milan ha scocca, motore, tecnica, ripartono da Maignan. La cura dei dettagli, l’attenzione ci metterà in condizione di essere più bravi di loro".

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Una squadra di alto livello guidata da un allenatore bravissimo: "Pioli è un grandissimo allenatore, l'anno scorso hanno vinto meritatamente. Sono a questo livello di Champions. Hanno cambiato dieci giocatori e hanno fatto una grande partita lo stesso". 

Il Napoli è pronto a tutto. Deve vincere per passare, altrimenti è fuori. Se lo farà con due gol di scarto passerà, se dopo i 90′ regolamentari sarà avanti di un gol si proseguirà con i supplementari ed eventualmente con i rigori, un'ipotesi che Spalletti non scarta: "Abbiamo cercato di prepararci a tutto. Ma a questo punto della stagione abbiamo avuto delle defezioni. Le abbiamo pensate un po' tutte e certamente si sono provati i calci di rigore. Chi li tira? In quel caso si fa una lista di calciatori e poi si vede. Secondo noi quelli più bravi devono battere prima. Perché spesso succede che i più bravi non li tirano".

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Con Juan Jesus e uno tra Ndombele e Elmas tra i titolari il Napoli dovrà fare ciò che sa fare e che sta facendo da mesi: "L'esperienza ora ce la siamo fatta. Abbiamo giocato tante partite e nei giorni si è giocato su campi in cui abbiamo mostrato carattere e personalità. Quando si parla di esperienza spesso si parla a livello di club. Ma c'è sempre la possibilità di ribaltare qualsiasi risultato e mi auguro che la mia squadra sappia fare tutte quelle cose che sanno".

La capolista della Serie A ha ritrovato il suo bomber, ma Spalletti sottolinea il valore dell'intera rosa: "Il Napoli non è solo Osimhen. Abbiamo una rosa di livello, non solo undici calciatori. Per giocare un calcio così e avere un divario così ampio c'è bisogno di una rosa intera. Posso aggiungere che prima della sfida con il Milan di campionato avevamo solo cinque calciatori, e gli altri hanno perso quello che erano abituati a fare. Un conto è far un calcio verticale, giocare un calcio verticale, aspettiamo gli altri e poi si va. Un conto è giocare in un altro modo". 

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Dopo aver parlato di Leao e Osimhen e ribadito un concetto: "Noi abbiamo davanti due cartelli: entrata e uscita", ha aggiunto: "Il Napoli già nella storia? Non lo so, bisogna vedere. Domani sera è una partita di stelle. Esserci dentro è già qualcosa di importante. Noi vogliamo andare avanti, vogliamo vincere. Giocheremo per vincere, senza fare troppi calcoli, mantenendo ovviamente un equilibrio. Stare qui a difendere quel che si è fatto finora significherebbe credere di non poter fare di più. Non c’è nessun rischio nella partita di domani sera. Rischiamo solo la felicità infinita". 

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