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Spalletti apre al ritorno in panchina: “Mai parlato di anno sabbatico”

Spalletti apre al ritorno in panchina e allontana l’ipotesi dell’anno sabbatico dopo la separazione dal Napoli: “Ve lo siete inventato voi e ve lo portate avanti voi”.
A cura di Vito Lamorte
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"L'anno sabbatico? Ve lo siete inventato voi e ve lo portate avanti voi, io ho solo detto che avevo bisogno di tirare il fiato e che avevo cose da sistemare. Mi ci vuole un po' di tempo, poi vedrò quello che mi passa davanti e valuterò le cose di cui ho bisogno. Avevo bisogno di stare fermo e imparare dagli altri allenatori, ma non mi assomiglia il concetto di anno sabbatico, non è che si possa dire se l'anno prossimo rientrerò. Le esigenze cambiano, si viene attratto da altre cose". Con queste parole Luciano Spalletti si è espresso sull'ipotesi dell'anno sabbatico dopo la separazione dal Napoli.

L'allenatore campione d'Italia in carica è stato ospite all'evento "Certaldo nel Pallone" e ha parlato del suo anno a Napoli: "A Napoli mi hanno abituato bene dal punto di vista dell'entusiasmo e della gioia, qui è differente".

Luciano Spalletti ha vinto lo scudetto alla seconda stagione sulla panchina del Napoli.
Luciano Spalletti ha vinto lo scudetto alla seconda stagione sulla panchina del Napoli.

Queste parole sull'anno sabbatico fanno tornare in mente le indiscrezioni date da La Gazzetta dello Sport,che poco dopo l'addio ai partenopei aveva fatto riferimento ad una clausola presente nel contratto col Napoli di Luciano Spalletti: in caso di rifiuto del rinnovo automatico, l'allenatore non si poteva legare a nessun altro club per 12 mesi a meno che non decidesse di pagare una penale da 3 milioni di euro.

Non ci sono mai state conferme né smentite sull'esistenze di questa clausola da parte del tecnico toscano, però a parlare di questo ‘anno sabbatico' era stato lo stesso presidente Aurelio De Laurentiis a parlare di questa situazione in occasione di un'intervista a ‘Che tempo che fa' su Rai 3.

In merito alla prossima avventura Spalletti ha affermato: "Ci vuole sempre la passione del gioco, del pallone. Non è detto che per forza si vada a cercare cose eccezionali. Mi serve emozionarmi, cerco il sentimento, al di là del livello. A Napoli mi hanno dato una gioia immensa, nonostante sia stata grande la cosa che abbiamo fatto, non c'è grandezza che possa meritare la gioia che mi hanno dato. Impossibile ricambiare la gioia che mi hanno dato, difenderò sempre il Napoli".

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