Spalletti a pezzi dopo il dialogo con Massa: “Una roba che mi distrugge, mi devasta”
Luciano Spalletti non si dà pace dopo Roma-Napoli. E non lo fa per il pareggio finale che interrompe la striscia di vittorie consecutive degli azzurri, consentendo al Milan l'aggancio in vetta alla classifica; né per l'accoglienza ostile da parte dei suoi vecchi tifosi dopo le frizioni della sua ultima stagione in giallorosso con Francesco Totti. Spalletti è quasi sotto shock per il cartellino rosso che l'arbitro Massa gli ha sventolato sotto il naso dopo il fischio finale. Già in campo l'allenatore del Napoli aveva protestato in maniera vibrante, provando a spiegare le sue ragioni al direttore di gara.
Posizione che ha raccontato anche ai microfoni di DAZN, in apertura di intervista post-partita: "Sono andato a salutare il signor Massa e gli ho detto che un paio di cose gli sono andate a posto. Mi riferivo ad un paio di episodi successi durante la partita, nella quale sono sempre stato zitto e fermo in panchina. Poi gli ho detto: ‘Comunque bravo, comunque bravo'. Lui ha messo insieme le due cose e mi ha buttato fuori. Ma erano due cose distinte, gliel’ho spiegato".
Spalletti ci torna ancora in un secondo momento, tanta è l'amarezza per il provvedimento di Massa: "È una roba che mi distrugge, che mi dispiace. Vieni qui con tutte le buone intenzioni, ti metti lì buono e zitto, non ho mai detto niente, mai protestato. Spero che Massa capisca e riesca a far chiarezza su quello che ha interpretato. L’espulsione mi devasta e forse dispiace anche a Massa".
In conferenza stampa, stuzzicato sui fischi e i cori offensivi che gli hanno rivolto i tifosi della Roma, Spalletti ha fornito il suo punto di vista anche sul rapporto con la piazza che l'ha visto protagonista per tanti anni: "Me li aspettavo, ma io so quello che ho fatto per questa squadra e un giorno si farà chiarezza su diverse questioni una volta per tutte. Ho amato la Roma nelle due situazioni in cui l'ho avuta, ho allenato calciatori splendidi ed è un'esperienza che porterò per sempre dietro. I tifosi possono dire quello che gli pare, ma quelle sono emozioni mie e non li rendo partecipi".
La cosa migliore della serata è il risultato della partita, nonostante non sia arrivata la vittoria: "Abbiamo saputo mantenere la testa lucida e non ci siamo lasciati trascinare dall'entusiasmo che stiamo vivendo, è un salto di maturità, di crescita. La partita è stata combattuta e sia io che Mourinho abbiamo fatto cambi per portare a casa il risultato pieno. Il risultato che ne è venuto fuori va accettato in maniera positiva da entrambe le squadre".