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Spagna-Svezia, cosa dicono i numeri: la stella di Gerard Moreno è pronta a brillare

La Spagna si presenta al debutto agli Europei dopo esperienze non esaltanti negli ultimi grandi tornei, ma forte di una tradizione importante nella storia della competizione continentale. Tra tutti i calciatori a disposizione di Luis Enrique, occhi puntati soprattutto su un nome: Gerard Moreno.
A cura di Redazione Sport
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La storia ci insegna che la Spagna è spesso arrivata fino in fondo agli Europei, vincitrice di tre delle 10 edizioni a cui ha preso parte, tra cui due delle ultime tre. Nessuna Nazionale ha di fatto alzato il trofeo più volte della “Roja”, che condivide il trono con la Germania. Per questo motivo, si prevede un debutto non del tutto morbido per la Svezia, che per la quarta volta affronterà gli ispanici in una grande competizione internazionale, dopo i Mondiali 1950 (3-1 per la Svezia), i Mondiali 1978 (1-0 per la Spagna) ed Euro 2008 (2-1 per la Spagna). In generale, negli ultimi confronti tra le due squadre la Spagna ha spesso scatenato la propria vena realizzativa, restando a secco di gol solo in una delle ultime 12 sfide contro gli scandinavi: nella sconfitta per 2-0 nelle qualificazioni agli Europei dell’ottobre 2006, nell’ultimo successo della Svezia sulle “Furie Rosse”.

Nonostante la Spagna abbia raggiunto le fasi a eliminazione diretta degli Europei in cinque delle sue sei precedenti partecipazioni al torneo, fatta eccezione per il 2004 con l’eliminazione al girone, la “Roja” nel passato recente ha palesato delle difficoltà all’esordio in una delle principali competizioni internazionali (Mondiali ed Europei), vincendo solo una delle ultime cinque di queste partite. Inoltre, anche se la selezione spagnola ha perso solo due delle ultime 16 gare agli Europei (11V, 3N), entrambe le sconfitte sono arrivate proprio nelle ultime due partite giocate nella competizione (contro Croazia e Italia nel giugno 2016).

Dall’altro lato, il primo step degli Europei ha rappresentato un ostacolo insormontabile per la Svezia nelle ultime tre edizioni: l’ultima volta che gli scandinavi hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta è stata nel 2004, quando furono eliminati ai rigori dall’Olanda. Inoltre, la Svezia ha perso sei delle ultime otto partite giocate agli Europei (1V, 1N), vincendo nel periodo solo contro la Francia nel 2012 nella fase a gironi (2-0).

Per invertire il trend negativo nelle ultime uscite nella fase finale degli Europei la Svezia contava di puntare sui suoi uomini chiave, ma dopo aver dovuto rinunciare al suo giocatore migliore, Zlatan Ibrahimovic, per l’infortunio di fine stagione rimediato con il Milan, la squadra di Janne Andersson dovrà fare a meno anche di Kulusevski e Svanberg, entrambi risultati positivi al Coronavirus. Gran parte del peso offensivo della Svezia sarà dunque sulle spalle di Emil Forsberg e Kristoffer Olsson, tra gli osservati speciali di questa Nazionale, che negli Europei del 2016 ha avuto il secondo peggior attacco del torneo, segnando un solo gol, arrivato tra l’altro con l’autorete dell’irlandese Ciaran Clark.

Nella Spagna, dove con grossa sorpresa non figura alcun giocatore del Real Madrid, tra gli attenzionati principali ci sarà Gerard Moreno. L’attaccante che ha condotto il Villarreal alla vittoria dell’Europa League, è stato il miglior marcatore spagnolo della Liga 2020/21, con 23 gol segnati. Inoltre, il classe ’92 ha dimostrato di essere incisivo anche con la “Roja”, essendo il giocatore iberico con più partecipazioni attive (sei – tre gol e tre assist) nella gare di qualificazione ad Euro 2020. Tra le defezioni eccellenti, oltre a Sergio Ramos non ancora al top della forma mancherà al debutto anche il metronomo di centrocampo Sergio Busquets. Tuttavia, nonostante la sua assenza la prerogativa principale della formazione di Luis Enrique resta il possesso palla, che spesso conduce le “Furie Rosse” fin dentro la porta. È eloquente in tal senso il dato secondo cui gli ultimi 37 gol della Spagna agli Europei sono stati realizzati tutti dall’interno dell’area di rigore.

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