Spagna, c’è un terzo calciatore positivo al coronavirus
Tra i top 5 campionati di calcio d'Europa solo in Germania è stato fissato il nuovo fischio d'inizio. Il Governo tedesco ha dato il via libera alla Bundesliga per il prossimo 16 maggio: il torneo ripartirà e terminerà (salvo cause di forza maggiore ulteriori) entro la fine di giugno. La Francia ha detto stop alla stagione. Inghilterra, Italia e Spagna sono ancora in bilico: a spaventare sia i calciatori sia le squadre (al netto degli aspetti sanitari e delle possibili conseguenze legali) è il rischio di restare contagiati una volta ripresi allenamenti a pieno ritmo e poi le partite ufficiali.
Gli ultimi casi di positività riscontrati tanto in Serie A quanto nel torneo spagnolo allungano ombre sull'opportunità di portare a conclusione la stagione anche attraverso formule straordinarie (ricorso ai playoff e ai playout). Dopo Renan Lodi dell'Atletico Madrid e Alex Remiro della Real Sociedad i media iberici hanno portato alla luce l'identità dell'ennesimo calciatore contagiato dal covid-19: si tratta di Yangel Herrera del Granada.
Il centrocampista venezuelano, classe 1998 e di proprietà del Manchester City, è stato trovato "infetto" non dopo essere stato sottoposto al trampone ma tramite il test sierologico. Quali sono le sue condizioni? Per fortuna sta bene. È asintomatico e, come da protocollo, adesso dovrà restare in isolamento domiciliare almeno fino a quando non sarà del tutto guarito. Non effettuerà, però, una quarantena piena considerato l'esito negativo alla PCR.
Nell'attesa che vertici del calcio e governo spagnolo arrivino a un'intesa e – considerato l'andamento della curva dei contagi – fissino una data per la ripartenza, nei prossimi giorni proseguiranno ulteriori per verificarne lo stato di salute dei tesserati. Una situazione difficile con il calcio continentale in ginocchio e in piena incertezza.
