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Spadafora: “Riaprire gli stadi ai tifosi? Aspettiamo metà luglio e vediamo”

Il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora, a margine di un evento al quale ha partecipato a Napoli, è tornato a parlar della riapertura degli stadi: “Bisognerà aspettare la prossima metà del mese di luglio per capire come andrà l’andamento della curva epidemiologica. Vedremo cosa si potrà fare”.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo aver dato l'ok per la ripresa degli sport di contatto, che devono comunque attendere l'ok dalle regioni, il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport Vincenzo Spadafora è tornato sull'argomento che in questo momento sta più a cuore a tutti i tifosi: la riapertura degli stadi. "Il pubblico negli stadi? Bisognerà aspettare la prossima metà del mese di luglio per capire come andrà l’andamento della curva epidemiologica – ha spiegato a margine di una visita nel centro sportivo Kodokan di Napoli – Vedremo cosa si potrà fare. Intanto il campionato è iniziato, sono sicuro che questo fa piacere ai tifosi".

L'ottimismo del Governo

Mentre in alcuni paesi si è già fissata una data per riportare parzialmente il pubblico sugli spalti, in Italia la discussione va ancora avanti. Nei giorni scorsi ha infatti dato il suo parere anche la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa: "Tornare allo stadio? E' possibile che il CTS con il ministro Spadafora e col ministro Speranza, affronti il tema – ha affermato ai microfoni di Radio Kiss Kiss – Valuteremo come va la curva dei contagi, se la curva si abbassa possiamo immaginare che l'ultima parte della stagione, con l'impegno delle società sportive, possa disputarsi con parziale riapertura degli stadi".

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Le dichiarazioni del presidente Gravina

Il tema è ovviamente sensibile anche per il presidente federale Gravina: "Possibile vedere i tifosi negli stadi prima di agosto? Stiamo lavorando perché possano tornare a vivere l'evento calcistico – ha dichiarato il numero uno della Figc in un'intervista concessa al quotidiano ‘L'Avvenire' – Lavoriamo su percentuali, pensiamo oggi ad un 25%. Il problema è la gestione dei flussi. Saremo pronti a governare questo processo nel momento in cui lo stesso CTS ci darà la possibilità di far accedere i tifosi negli stadi".

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