Spadafora: “Prudenza per la ripresa della Serie A per non seguire l’esempio della Francia”
Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, attraverso un video pubblicato su Facebook è tornato sull'argomento relativo alla ripresa della Serie A. Oltre a spegnere le polemiche sulla scelta di riprendere gli allenamenti di squadra il 18 maggio, il ministro ha fatto il punto della situazione chiarendo che la volontà del governo è quella di assicurarsi tutte le garanzie per un ritorno in campo in sicurezza, per cercare di non seguire l'esempio della Francia che ha sospeso definitivamente il campionato.
Spadafora dopo le polemiche con la Lega Serie A, per il ministro alcuni presidenti di Serie A mentono
In una diretta Facebook, Vincenzo Spadafora ha voluto chiarire alcuni aspetti dopo la decisione di riprendere gli allenamenti di squadra il 18 maggio, e non il 4 maggio coma avrebbe voluto la Lega Serie A. Il ministro dello Sport, non ha usato giri di parole per rispondere a chi ha fatto riferimento ad un "complotto" contro il calcio italiano: "Ringrazio il presidente della Figc Gravina che ha smentito illazioni che ieri qualcuno della Lega di serie A aveva detto circa un accordo sulla data di ripresa del campionato. Niente di più falso, evidentemente è il solito vizietto di qualche presidente di Serie A, ma penso davvero di pochi, che non perde il vizio di mettere in giro menzogne e falsità per cercare di fare pressioni sul Governo. Lo dico ancora una volta a questi presidenti che non hanno capito che l'aria e' cambiata, non e' quella di un tempo e questi metodi non funzionano".
Prudenza per la ripresa della Serie A per non seguire l'esempio della Francia
Il ministro dello Sport ha sottolineato la necessità di essere prudenti sull'argomento di una possibile ripresa. A tal proposito Spadafora ha ancora una volta confermato la volontà di sfruttare tutti gli spiragli possibili per portare a termine il campionato e non seguire l'esempio della Francia che oggi ha definitivamente sospeso la Ligue 1: "La prudenza che stiamo avendo sul mondo del calcio è ciò che lascia uno spiraglio alla possibilità di ripresa del campionato. Non è incapacità di decidere come qualcuno scrive in malafede, ma l’unico modo per poter riprendere. L’alternativa è fare come oggi la Francia e dire che il calcio si ferma qui. Noi vogliamo lasciare un spiraglio, ma tutto dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria e dalla nostra singola capacità dal 4 maggio di rispettare le regole".
