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Sospetti ad Atene prima del match di Champions League: “Sintomi di avvelenamento”

Gravi accuse dal Dnipro alla vigilia del match di ritorno del secondo turno di qualificazione della Champions League contro il Panathinaikos: sintomi di avvelenamento per 8 calciatori.
A cura di Paolo Fiorenza
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Stasera si gioca ad Atene il match di ritorno del secondo turno di qualificazione della Champions League tra il Panathinaikos (in campo tra gli altri gli ex Serie A Djuricic e Vilhena) e gli ucraini del Dnipro. La sfida sembra già segnata, visto che all'andata – giocatasi una settimana fa in Slovacchia a causa della guerra – i greci hanno vinto 3-1 (qui sotto gli highlights del match).

La vigilia della partita è stata peraltro animata da accuse molto gravi provenienti dall'ambiente del Dnipro, che è arrivato a far balenare sospetti di avvelenamento dei propri calciatori, con tanto di dettagli sui possibili responsabili, ovvero i padroni di casa.

Secondo i media ucraini, 15 membri della spedizione del Dnipro in terra ellenica – di cui 8 giocatori – hanno riportato sintomi di intossicazione alimentare durante la notte. La cosa strana è che i sintomi di avvelenamento sono stati avvertiti anche da coloro che non hanno cenato con la squadra nel loro albergo di Atene. Questi ultimi hanno solo bevuto acqua e mangiato banane, che erano stati lasciati negli spogliatoi dello stadio Apostolos Nikolaidis a disposizione degli ospiti, che come di consuetudine hanno provato il terreno di gioco nella sera di vigilia.

Il club ucraino ha avviato un'indagine per fare chiarezza sull'origine dell'intossicazione. Nel frattempo ha deciso di acquistare da soli cibo e bevande nei supermercati locali, senza accettare quello che viene loro offerto dall'albergo e dal Panathinaikos.

Ma le lamentele degli ospiti non finiscono qui. Il Dnipro denuncia in generale il trattamento subìto dal suo arrivo in Grecia, con gesti più subdoli come non far trovare gli asciugamani negli spogliatoi dopo l'allenamento, far arrivare il pullman mezzora dopo e far compiere al medesimo un giro più lungo del necessario per tornare in hotel. Non esattamente un'accoglienza da Champions League ed è per questo che il club ucraino sta preparando un reclamo ufficiale all'UEFA sulla vicenda.

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