“Sono una donna, questo è bullismo”: Zohreh Koudaei contro chi l’accusa di essere un uomo
È scoppiato un vero e proprio caso diplomatico tra le federazioni calcistiche di Giordania e Iran. Tutto è nato dopo il match valido per le qualificazioni per la Coppa d'Asia femminile tra le due nazionali giocato a settembre con le ragazze iraniane che la spuntarono ai calci di rigore, conquistando un posto nel torneo per la prima volta nella loro storia. A distanza di mesi, lente d'ingrandimento sul portiere della squadra vincitrice Zohreh Koudaei, accusata di essere un uomo. Questo a causa del principe Ali Bin Al-Hussein, presidente della Jordan Football Association, che ha presentato una "richiesta di verifica del genere". E dopo giorni di polemiche l'estremo difensore dell'Iran femminile ha deciso di rompere il silenzio
Le parole di Ali Bin Al-Hussein hanno alimentato i dubbi sul sesso di Zohreh Koudaei, match-winner con le sue parate nel match contro la Giordania. Quest'ultima approfittando del velo avrebbe occultato la sua reale identità, anche se le movenze e la fisicità "importante" non sono passate inosservate, insieme ai tratti marcati del viso.Al-Hussein in particolare ha fatto leva sul fatto che la verifica del genere non è obbligatoria per le nazionali, anche se esiste una disposizione che consente ai Paesi di richiedere che un giocatore venga controllato per il suo sesso. Un caso che ha fatto discutere e non poco in Asia, con polemiche infinite: la Federazione iraniana infatti dal canto suo ha attaccato i giordani sottolineando il loro "non saper perdere".
Zohreh Koudaei sin da subito ha negato ogni accusa. Oggi poi in un'intervista a Hurriyet ha alzato la voce, dimostrandosi pronta anche a fare causa a tutti quelli che sostengano il contrario e in primis alla Federazione calcio giordana: "Sono una donna. Questo è bullismo dalla Giordania. Farò causa alla Jordan FA". Parole che seguono quelle della sua selezionatrice Maryam Irandoost che tra l'altro si è dimostrata pronta a fornire tutta la documentazione necessaria per smentire le accuse giordane: "Lo staff medico ha esaminato attentamente ogni giocatore della squadra nazionale in termini di ormoni per evitare qualsiasi problema in questo senso, quindi dico a tutti i fan di non preoccuparsi. La squadra giordana si considerava la grande favorita per la qualificazione… e quando ha perso… è stato naturale cercare sollievo sotto false pretese e sottrarsi alla responsabilità di questo fallimento".