“Sono gay ma ho paura di essere crocifisso”: la confessione di una stella della Premier League
Il coming out anonimo di una stella della Premier League sta tenendo banco in Inghilterra. Il quotidiano inglese The Sun non ha rivelato l'identità del giocatore ma ha specificato come stia avendo bisogno di uno psicologo per affrontare il momento e superare l'angoscia. Il giocatore in questione si è lasciato andare ad uno sfogo e ha parlato con la giornalista Amal Fashanu, nipote di quel Justin che nel 1990 fece coming out e poi si tolse la vita nel 1998.
"Nel 2021 dovrei essere libero di dire a tutti chi sono, ma molti tifosi negli stadi sono ancora convinti di vivere nel passato. Voglio aprirmi con le persone, perché è ciò che sono e ne sono orgoglioso, ma la verità è che sarò crocifisso (se lo faccio)", le parole dell'anonimo calciatore. Al tabloid inglese ha anche rivelato i suoi timori di scendere in campo e di vivere la vita dello spogliatoio in caso dovesse rendere pubblico il suo orientamento sessuale: "Quando gioco, mi sento come se i tifosi possano capire che sono gay e giudicarmi oppure mi chiedo se lo possano capire dagli abiti che indosso fuori dal campo. Questo ha avuto un effetto terribile su di me a livello mentale, è terrificante". La sua confessione choc sta facendo molto parlare in Gran Bretagna.
Non è la prima volta che Amal Fashanu, autrice di un documentario pluripremiato sulla storia dello zio e fondatrice di un ente di beneficienza per combattere l'omofobia e il razzismo nel mondo del calcio, raccoglie la confessione di una star del calcio che sta nascondendo al mondo la propria omosessualità. Nell'estate del 2020 disse che conosceva 5 calciatori gay, 2 dei quali giocavano in Premier League. Poi uno dei due aveva scritto una lettera aperta alla Football Association, ammettendo di avere ancora troppa paura per rivelare pubblicamente la sua storia, e quindi anche l'altro preferì non esporsi.