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Son è un mostro di educazione: batte l’Arabia e corre da chi l’aveva provocato per consolarlo

Splendido gesto di Son, l’attaccante del Tottenham al termine di Arabia Saudita-Corea del Sud di Coppa d’Asia ha mostrato tutta la sua enorme sportività con gli avversari.
A cura di Alessio Morra
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La sportività viene prima di ogni cosa per Son Heung-min, attaccante del Tottenham che al termine della sfida degli ottavi di finale di Coppa d'Asia tra la Corea del Sud e l'Arabia Saudita è andato a consolare praticamente quasi tutti i calciatori della squadra avversaria. Ha riservato lo stesso trattamento anche a chi lo aveva provocato e offeso nel corso dell'incontro.

Quella tra l'Arabia Saudita e la Corea del Sud era una delle partite più attese della manifestazione. La nazionale guidata da Roberto Mancini è stata eliminata dopo i calci di rigore da quella allenata da Jurgen Klinsmann. I sauditi passano a inizio ripresa, vengono agganciati da un gol di Cho Gue-Sung nel nono minuto di recupero. Ai rigori i coreani si impongono per 4-2. Mancini è fuori ed è travolto dalle polemiche per aver lasciato la panchina prima dell'ultimo tiro. La Corea si guadagna così la sfida dei quarti con l'Australia.

Quando l'incontro finisce Son è felice e diventa l'assoluto protagonista. Lì per lì non se n'è accorge quasi nessuno. Perché ci si concentra più sulle feste dei coreani e sulla tremenda delusione dei sauditi, ma in un video apparso sui social viene fuori (ancora) la grandezza, extra campo, dell'attaccante degli Spurs che dopo aver festeggiato il successo della Corea del Sud è corso a salutare e a dare letteralmente una pacca sulla spalla e una una parola di conforto ai calciatori dell'Arabia Saudita.

Il primo dei giocatori che Son decide di salutare è Ali Al-Bulayhi, con cui aveva avuto uno screzio, anzi uno scontro anche piuttosto pepato durante l'incontro. Il difensore saudita mostra di apprezzare realmente il gesto e le parole di Son in quel momento di grande delusione. Il saluto tra loro è cordiale. Poi Son continua e va a salutare tutti i calciatori dell'Arabia Saudita che si trova davanti, stringendo la mano a tutti loro. Sportività ai massimi livelli.

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