Son dimentica Pochettino e Mou, è già pazzo di Conte: “Lavorerò con il più grande allenatore”
Son Heung-Min è stato il grande protagonista della notte di Conference League che ha visto il Tottenham trionfare 3-2 sul Vitesse in casa. Una vittoria importante per gli Spurs che ora sono al secondo posto con 7 punti nel girone dietro al Rennes primo con 10. Un successo che porta subito la firma di Antonio Conte, all'esordio come nuovo allenatore della squadra londinese dopo l'esonero di Nuno Espirito Santo. Il tecnico salentino ha iniziato subito al meglio la sua nuova avventura in Premier League con il chiaro intento di rilanciare il club, la squadra e l'intero gruppo degli Spurs sfiduciato dopo gli ultimi risultati deludenti tra lo scorso anno e questa prima parte di stagione.
Alcuni giornali inglesi avevano subito confermato come la squadra fosse rimasta completamente rapita dal discorso iniziale di Conte dopo il suo arrivo al Tottenham. Rapiti e conquistati dalle sue parole tanto da trasformare quella carica emotiva in forza e carattere da dimostrare in campo. Proprio il coreano Son Heung-Min, che ha sbloccato la gara con la momentanea rete dell'1-0, a fine partita ha parlato dell'approccio di Conte con la squadra ma soprattutto ha esternato senza filtri le proprie emozioni nel dover lavorare con l'ex tecnico dell'Inter.
Son, nel corso di un'intervista rilasciata a fine gara a BT Sport, ha rivelato cosa gli abbia detto Conte dopo il fischio finale, sostenendo che il tecnico italiano affermasse che la sofferenza per una vittoria a volte è essenziale. "È vero, a volte dobbiamo soffrire perché, per la maggior parte delle nostre vittorie, questa è la realtà – ha detto Son – Quindi ha detto così ma non vuole dire tante tante cose, ovviamente ha fatto solo due sedute per questa partita è stata dura per lui e anche per i giocatori ma penso che abbiamo fatto bene, soprattutto nei primi 30 minuti e non vediamo l'ora di lavorare con lui".
A tal proposito, il 29enne coreano ha ammesso di essere estremamente entusiasta di lavorare con Conte, definendolo il più grande manager: "Ad essere onesto, sono sempre entusiasta di giocare a calcio e ho avuto i più grandi allenatori, Pochettino, Nuno, Mourinho e ora Antonio Conte e non vedo davvero l'ora di lavorare con il più grande allenatore e imparare quello che posso".