Son ai Mondiali indosserà una maschera, regalo del Tottenham: “Di cosa è fatta? Un segreto”
Il primo allenamento non si dimentica. È proprio il caso di dirlo se ti chiami Son Heung-min e sei la stella della Corea del Sud ai Mondiali. L'attaccante del Tottenham ha seriamente rischiato di non prendere parte alla rassegna 2022 in Qatar. Si era infatti fratturato l'orbita oculare nella vittoria di Champions League a Marsiglia di due settimane fa e da quel momento in Corea c'è stata il panico. La grande forza di volontà del giocatore e la collaborazione tra la federazione coreana e quella degli Spurs, è stata però decisiva per far inserire in lista convocati anche il suo nome.
Il primo allenamento con la sua Nazionale, Son l'ha svolto solo oggi ma non sa ancora se potrà scendere in campo durante la fase a gironi. Ha provato a muoversi, ha capito se fosse possibile giocare con una maschera protettiva sul viso, un po' come quella che indossa solitamente Osimhen nel Napoli dopo l'infortunio tremendo della scorsa stagione per via dello scontro con Skriniar. A fine allenamento i tanti giornalisti presenti in sala stampa hanno così voluto chiedere maggiori informazioni sulla sua attuale condizione fisica e sulle sensazioni dopo il suo primo allenamento con la maschera sul viso.
"Non credo sia stato male perché la maschera era più comoda di quanto pensassi – ha detto Son nel corso di alcune dichiarazioni riportate dal Mirror –Quando l'ho usato in Inghilterra era più comodo. A parte il fatto che ho sudato molto perché faceva caldo, non c'era una grande differenza". Son ha spiegato nel dettaglio le sue sensazioni e il fatto che continuasse ad allenarsi toccandosi la maschera: "Il motivo per cui continuo a toccarla è perché la forma del mio viso è leggermente diversa – ha detto – Anche se il gonfiore diminuisce, è ancora gonfio e continuo a toccarla dopo averla adattata al mio viso. Sono rimasto sorpreso che fosse molto più comodo di quanto pensassi."
Secondo quanto riferisce il Mirror e la stampa inglese, la maschera sarebbe stata fornita alla Corea direttamente dal Tottenham e si ritiene che sia realizzata in fibra di carbonio, una delle tre che Son ha portato con sé in Qatar. Alla domanda di cosa sia fatta la maschera, Son ha scherzato: "È un segreto… È fatta di un buon materiale – ha spiegato – È leggera, dura se indossata sul viso ed è un buon materiale che può proteggere dagli urti. Sono rimasto sorpreso poiché era notevolmente più leggero di quanto pensassi." Nessun problema nel caso in cui dovesse rompersi accidentalmente per qualsiasi causa nel corso della partita: "Spero che non si rompa, ma c'è abbastanza margine".
Anche se Son è sulla buona strada per poter prendere parte alla prima partita della Corea contro l'Uruguay, il suo impiego è ancora incerto. L'allenatore della Corea del Sud, Paulo Bento, lo ha detto pochi giorni prima: "Abbiamo tempo per decidere e la cosa più importante è che si riprenda nel miglior modo possibile, si senta a suo agio e poi noi prenderà la decisione finale". La Corea è inserita nel Gruppo H con il Portogallo, favorito per la vittoria del girone, l'Uruguay e poi il Ghana che affronterà il 28 novembre.