Solskjaer esonerato dal Manchester United dopo una riunione d’emergenza: il sostituto è un rebus
Il Manchester United è pronto al cambio, fatale è stato l'ultimo pesantissimo ko rimediato in Premier League contro il Watford di Claudio Ranieri capace di rifilare quattro gol ai red devils e farli sprofondare in un "incubo" ad occhi aperti dal quale si stenta a trovare la via di casa. Si proverà a cercarla al meglio con una scelta precisa: sollevando Ole Gunnar Solskjaer dal suo ruolo di allenatore. Una scelta che era nell'aria da tanto (troppo) tempo e che oramai è giunta alla sua piena maturazione.
Dunque, a "pagare" per l'ennesimo ko stagionale (il quinto su 12 partite giocate in campionato) sarà il tecnico nella più classica delle soluzioni a breve termine che si adottano in queste situazioni di estrema emergenza. Solskjaer a fine match aveva rilasciato le solite parole cariche di speranza e aspettative ma questa volta cadranno nel vuoto. Troppi i problemi in campo, pochissimi i risultati positivi e davanti alle frizioni da spogliatoio oramai manifeste e dichiarate, l'allenatore non è più considerato in grado di gestire la situazione, sempre più in balìa dei flutti avversi.
"Ciò cui tengo di più è di ridare fiducia ai giocatori" aveva detto subito dopo il 4-1 contro il Watford ma non sarà lui a continuare il progetto tecnico del Manchester United. La dirigenza si è riunita in tutta fretta e ha stabilito che così non può continuare, malgrado le alternative concrete e all'altezza latitano. Cinque ore di riunione, un faccia a faccia serrato all'interno del club poi con lo stesso Solskjaer con cui si è discusso anche la modalità di risoluzione. Il tecnico non si opporrà e lascerà che il destino si compia. Si attende solamente la firma di Joel Glazer.
Intanto è un rebus il sostituto da inserire agli ordini della squadra. L'addio a Solskjaer arriva in un momento in cui i possibili sostituti sono pochissimi. L'unico concreto – e di cui si era parlato qualche giorno fa riportando una indiscrezione di Cristiano Ronaldo – è Zinedine Zidane. Ma all'ex allenatore del Real Madrid non piace subentrare in corsa. Probabilmente lo farà: il treno del Manchester anche se oramai su binari in disuso, rischia di passare una volta sola.