Solskjaer affascinato dallo stile Atalanta: “Idee chiare, gran lavoro coi giovani, gioco offensivo”
La Champions League per rinascere subito e scrollarsi di dosso una delle peggiori sconfitte degli ultimi tempi: il tecnico del Manchester, Ole Gunnar Solskjaer, rilancia in alto i cuori rossi dei diavoli di Manchester per la sfida interna contro l'Atalanta, di mercoledì sera all'Old Trafford. L'occasione giusta per riaccendere la luce e puntare dritti alla qualificazione sfidando l'attuale capoclassifica del Girone. La Dea arriverà in Inghilterra con tanti assenti, ma Solskjaer non si fida e nella vigilia dell'incontro elogia lo "stile Atalanta".
"Sono colpito su come fanno crescere i giocatori, le idee chiare del loro tecnico, la società nel suo insieme. Anche con i giovani fanno un ottimo lavoro. Hanno ottime individualità e un grande organico votato al gioco offensivo". Così riassume l'universo Atalanta il tecnico del Manchester, un universo che oramai in Italia si sta apprezzando da qualche anno a questa parte ma che sta facendo parlare di sè anche in Europa.
Attualmente gli orobici sono primi in classifica con 4 punti dopo due giornate, una posizione dominante che verrà messa a dura prova dal Manchester United, sconfitto, umiliato e ferito dal 4-2 subito contro il Leicester: "Una bella suonata che ci ha scosso: quattro gol che meritano una reazione immediata. Se vinciamo in Europa le tre partite casalinghe ci sono ottime possibilità di passare il turno, anche se di fronte avremo una grande squadra".
Non è un buon momento, il nostro, ma abbiamo tanta voglia e tanta determinazione. Ammetto che non stiamo giocando benissimo e su questo fronte dobbiamo migliorare. Speriamo che già domani arrivi la reazione con vittoria
Un momento difficile e delicato quello del Manchester, che ha conosciuto la disfatta in Premier ma anche le polemiche sulla gestione della stella portoghese di Cristiano Ronaldo, tanto essenziale quanto ingombrante per ogni tecnico: "Noi sappiamo benissimo quanto possa dare, è un fuoriclasse, poi in campo si scende di squadra, si gioca in undici, io provo a mettere la formazione che deve vincere la partita, poi si perde, come a Leicester. Ma è normale".