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Solo una squadra italiana sarà nella massima serie della Superlega secondo l’ultima simulazione

Per scegliere le 64 squadre che dovranno comporre la Superlega si sa solo che i parametri saranno “criteri trasparenti e basati sulle prestazioni”. Tra le 16 della Star League (la prima fascia delle tre che compongono il torneo) ad oggi ci potrebbe essere spazio per una sola italiana: la Juventus.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Superlega potrebbe vedere la luce nei prossimi anni dopo che la Corte UE ha dato il lasciapassare frenando il monopolio di UEFA e FIFA e acconsentendo ad altre realtà di presentare tornei internazionali, permettendo alla A22 di inserirsi – al omento sulla carta – tra gli organizzatori dei futuri tornei e presentando il proprio avveniristico progetto. Che prevede 64 squadre divise in tre leghe, con le prime due (Star e Gold League) dove saranno inseriti 16 club, divisi in due gironi da otto squadre e la terza (Blue League) con 32 squadre, in quattro gironi da otto. Nella simulazione di ciò che potrebbe accadere, però, in prima fascia ci sarebbe spazio solamente per un solo club italiano: la Juventus.

Ma quali sono i reali parametri da usare per la composizione delle varie leghe della Superleague? Una domanda la cui risposta si cela ancora nei meandri del regolamento e degli elementi da concordare e ratificare tra la A22 e le altre realtà esistenti del calcio internazionale. Al momento è chiaro che sarà un torneo "aperto" non più di èlite come era stato presentato nell'arile del 2021, scatenando furiose polemiche e la chiusura totale dell'UEFA. Ma ancora si naviga a vista sulla possibile reale composizione delle squadre presenti, Paese per Paese.

Uno degli elementi decisivi per creare le tre leghe sarebbe quello di prendere in considerazione i risultati europei accompagnati dai risultati nazionali, il tutto per garantire maggior democrazia nei confronti dei club delle nazioni più piccole, oggi nelle competizioni UEFA e FIFA "schiacciati" dai soliti colossi.

Ma in pratica? Nulla di certo e preciso per gli elementi reali che verranno utilizzati per scegliere con "merito" le 64 squadre. Si può ipotizzare però una simulazione con ciò che ad oggi si conosce – e potrebbe essere preso a parametro oggettivo – cioè il ranking europeo delle ultime dieci stagioni. Il tutto prendendo spunto proprio dalle dichiarazioni di A22 in sede di presentazione del progetto Superlega: "per il primo anno della competizione, i club saranno selezionati sulla base di una serie di criteri trasparenti e basati sulle prestazioni".

Il risultato? Anche se ancor oggi non si hanno informazioni ulteriori su chi aderirà o meno alla Superlega, la Star League vedrebbe – come detto – 16 club divisi in 2 gironi da otto tra cui spiccano le solite "note" inglesi e spagnole che la farebbero da padrone. Si tratterebbe di ben 5 club anglosassoni, Liverpool, Chelsea, City, United e Arsenal per la Premier League e 4 della Liga con Real, Barcellona, Siviglia e Atletico Madrid. Poi due tedesche, il Bayern Monaco e il Dortmund e altrettante portoghesi, con Porto e Benfica.

E l'Italia? L'unica squadra inseribile con questi parametri sarebbe la Juventus, la migliore del ranking delle ultime 10 stagioni internazionali del nostro calcio, al pari di Francia (PSG), Olanda (Ajax) tutte con un solo club nella lega più prestigiosa.

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