Solo 7 squadre di Serie A non si sono congratulate con il Napoli per la vittoria dello Scudetto
La festa per la conquista dello Scudetto è scoppiata tra Udine e Napoli ma è stata solo l'antipasto del lungo periodo di celebrazioni che accompagneranno gli azzurri fino al prossimo 4 giugno, quando cadrà l'ultima giornata di campionato. Allora al "Maradona" arriverà la Sampdoria e la squadra di Luciano Spalletti potrà presentarsi dinanzi ai tifosi con la Coppa del titolo (il terzo della sua storia) ottenuto 33 anni dopo l'ultimo marchiato a fuoco dall'ex Pibe de Oro.
La solleverà il capitano, Di Lorenzo. Prima di lui lo aveva fatto solo Maradona e tanto è bastato per strappare al difensore un sorriso imbarazzato. Sarà l'apoteosi di un trionfo iniziato con largo anticipo, grazie ai distacchi imposti in classifica agli avversari, e che s'è materializzato giovedì sera, grazie alla rete del pareggio segnata da Osimhen nel secondo tempo. Quel gol è stato una liberazione, la conferma di un successo legittimato dal gioco e dai numeri.
La vittoria del Napoli trova estimatori all'estero: in Francia, il quotidiano L'Equipe descrive l'evento come una Resurrezione (33 anni dopo Diego) inventando una copertina nel segno della mano de dios e di Osimhen; in Inghilterra i tabloid ragionano dei risultati ottenuti con personalità e identità in campo (per mano del tecnico) e citano le scelte della dirigenza come un segnale chiaro di come sia possibile fare calcio, competere e vincere anche con investimenti contenuti; in Germania parlano di "modello di business solido".
In Italia le reazioni allo Scudetto dei partenopei sono state controverse: da quelle più esasperate (sul fronte dei tifosi) culminate con l'aggressione ai sostenitori scesi sul prato della Dacia Arena, ad altre che si mescolano al rituale dei complimenti espressi da quasi tutte le società di Serie A. Particolari quella della Juventus, che ha trovato il modo per farlo con uno sfotto' a corredo "dell'onestà" a cui aveva fatto riferimento il presidente Aurelio De Laurentiis sostenendo che senza "irregolarità ne avrebbe vinti anche altri".
In sette, almeno ufficialmente, non si sono (ancora) congratulate con la società campana. Bologna, Sassuolo, Spezia, Verona, Cremonese e Sampdoria i club rimasti alla finestra assieme alla Roma (unica tra le big a non porgere un saluto ai partenopei). Anzi, alla vigilia del delicato incontro di campionato con l'Inter in chiave Champions, per caricare l'ambiente il club giallorosso, ha condiviso sui social un post speciale: "In vista dei 40 anni dal secondo Scudetto, alle 16:30 celebreremo all'Olimpico i campioni del 1982-83! Un motivo in più per non mancare a #RomaInter!".