Solito contropiede e prende gol, Napoli beffato dal Cagliari al San Paolo
Il Napoli va Ko in casa col Cagliari nel finale per 1-0 e perde l’occasione di inanellare il terzo successo di fila del suo campionato. Merito dell’attenzione difensiva dei sardi, della sorte, che aiuta di certo gli isolani ma anche di una formazione, quella campana, che regala un tempo, il primo, prima di riversare in campo la voglia, la grinta e la determinazione giuste. Ma i legni di Olsen, due per l’esattezza, le tante occasioni mancate, anche per via dei buoni interventi dell’ex estremo difensore della Roma, e la stanchezza, che affiora nel finale, impediscono agli azzurri di superare l’ostacolo Cagliari. Bravo non solo a resistere al più forte avversario ma anche a conquistare la gara con un contropiede letale nel finale con Castro autore del punto del definitivo 1-0. Per tre punti che mancavano al ‘San Paolo’ dall'agosto del 2007.
Primo Tempo
Il Napoli parte con le marce basse, Cagliari guardingo
Fuori Llorente e Milik, dentro Mertens e Lozano, e quasi tutti gli uomini (Fabian Ruiz e Koulibaly a parte) che, appena otto giorni fa, hanno avuto la meglio sul Liverpool campione d’Europa. Ma l’atteggiamento, contro un avversario meno blasonato ma pur sempre ostico, non è quello delle notti continentali. E infatti, dopo appena 40 secondi, è Simeone a fare breccia fra le maglie azzurre con Meret, in uscita bassa, a evitare il peggio per i suoi. Insomma, le premesse per i campani non sono eccellenti col Napoli bravo sì a prendere le redini della partita ma altrettanto incapace di creare grosse occasioni dalle parti di Olsen. Con una sola incursione a referto, almeno nei primi 20 giri di orologio del match, di Lozano, che entra in area ma, a botta sicura, colpisce il corpo, in estirada, di Cacciatore. Un gesto, questo, che sintetizza al meglio l’avvio sardo fatto di grinta, attenzione e preparazione tattica.
Gli uomini di Ancelotti prendono campo, ma sbagliano troppo negli ultimi metri
La seconda metà della prima frazione di gioco si sbilancia ancora di più vedendo nei padroni di casa la compagine favorita per raggiungere il vantaggio. Che però non arriva. Per merito della bravura degli avversari di serata ma soprattutto per i demeriti della formazione di Ancelotti che proprio davanti, nonostante l’attacco smart (Mertens, Insigne, Lozano), tutta qualità a disposizione, difetta nell’ultimo passaggio, nell’intuizione finale, nel filtrante che ti può risolvere questo intricato rebus. Come al minuto 40 quando Insigne spara sulla figura di Olsen su ottimo suggerimento del belga Mertens; come quando il messicano Lozano non trova lo spunto giusto o come quando Callejon, e più dietro Di Lorenzo, toccano poco palla in fase attiva.
Si gioca solo sulla sinistra del Napoli: Mario Rui meglio di Di Lorenzo, tiene Cacciatore
E in effetti, la prima porzione di gara è una sorta di prevedibile canovaccio col Napoli in grado di attaccare, e creare grattacapi, solo sulla sinistra. Con Mario Rui abile a sfruttare i movimenti a rientrare di Insigne con tanto campo che si spalanca davanti al lusitano di fronte al buon Cacciatore. Dall’altro lato, sulla destra, invece, le azioni sono sporadiche e scarsamente incisive con gli interpreti della corsia opposta ben controllati da Lykogiannis e Rog.
Secondo Tempo
Avvio vivace: occasioni a fiotti per le squadre. Tutte (o quasi) di testa
Il Napoli smette di indugiare e parte col piglio di chi la vuole portare a casa. Di chi però, d’impeto, la vuole vincere lasciando qualche spazio di troppo. Che Simeone e Cacciatore sfruttano. E infatti la prima palla gol della ripresa è del Cagliari con Ionita, su cross dell’ex esterno del Chievo, a sfiorare il bersaglio grosso di testa. Lo stesso fondamentale impiegato dagli azzurri per provare a passare in vantaggio con, nell’ordine, prima Manolas, Di Lorenzo e poi Koulibaly ad andare vicini alla segnatura risolutiva. Vietata, qualche volta dai centimetri, e dalla sorte, qualche volta dal buon Olsen. Che ringrazia il palo due volte: al 61’ su conclusione del belga Mertens su cross basso del redivivo Di Lorenzo e poi al 65’ sempre su tiro, dopo una splendida azione personale, del solito Ciro Mertens.
Llorente e Milik, Napoli all’arma bianca. Castro implacabile
Nel finale, dopo una serie di occasioni ad un passo dalla rete, Ancelotti libera tutto il suo potenziale offensivo inserendo sia Milik che Llorente per Insigne e Lozano. Due punte fisiche, prestanti e che a Lecce, tre giorni fa, hanno fatto così bene al ‘Via del Mare’. Nonostante il giallo che pende su Allan e la soluzione Fabian Ruiz in panchina. Ma la strada scelta dall’ex tecnico del Bayern non sortisce l’effetto sperato con il polacco e lo spagnolo incapaci di sbloccare un match che diventa molto, ma molto complicato e che sembra stregato: con KK e poi l’ex Tottenham, di testa, ancora vicinissimi alla gol.
E poi, all’87’, la beffa. Il Cagliari ribalta il lato, mette insieme un contropiede letale con Nandez che la pennella per Castro che, da solo, trova la rete della vittoria: la rete del definitivo 0-1.
Tabellino e voti
Napoli (4-4-2) #1 Meret 6-; #22 Di Lorenzo 6+, #19 Maksimovic 6 (Dal 46’ Koulibaly 5), #44 Manolas 6-, #6 Mario Rui 6; #7 Callejon 5.5, #20 Zielinski 6.5, #5 Allan 6, #24 Insigne 5 (dal 74’ Milik 5.5); #11 Lozano 5 (Dal 66’ Llorente 6), #14 Mertens 6.5. A disposizione: #25 Ospina; #2 Malcuit, #23 Hysaj, #26 Koulibaly, #13 Luperto, #31 Ghoulam; #70 Gaetano, #8 Fabian Ruiz, #12 Elmas, #34 Younes; #9 Llorente, 99 Milik. Allenatore Carlo Ancelotti 5
Cagliari (4-3-1-2) #90 Olsen 7; #12 Cacciatore 6.5, #19 Pisacane 6, #15 Klavan 6.5, #22 Lykogiannis 6; #18 Nandez 7, #17 Oliva 6, #6 Rog 6 (Dal 71’ Castro 7); #21 Ionita 6; #10 Joao Pedro 6 (Dal 91’ Ceppitelli s.v.), #99 Simeone 6.5 (Dal 74’ Cerri s.v.). A disposizione: #20 Areato, #1 Rafael; #2 Pinna, #23 Ceppitelli, #33 Pellegrini, #40 Walukiewicz; #29 Castro, #14 Birsa, #8 Cigarini, #27 Deiola, #3 Mattiello; #9 Cerri. Allenatore Rolando Maran 7.5