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Sneijder scommette ancora sull’Inter in Champions League: “C’è solo un errore che non deve fare”

L’ex campione d’Europa Sneijder non ha dubbi, l’Inter sarà ancora protagonista in Champions League: “Dalla finale contro il City hanno capito che possono battere qualsiasi squadra”
A cura di Ada Cotugno
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"Questa è una squadra che ha messo in difficoltà un gigante come il Manchester City e avrebbe meritato di vincere la Champions solo qualche mese fa". Parola di Wesley Sneijder, Campione d'Europa con l'Inter nel 2010: anche per quest'anno l'olandese incorona i nerazzurri, lanciati verso l'esordio europeo dopo la grande prova di forza mostrata nel derby contro il Milan.

Nell'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport l'ex giocatore, adesso collaboratore tecnico di una squadra di Utrecht, vede ancora l'Inter come favorita. La squadra di Simone Inzaghi si presenta ai nastri di partenza di questa Champions come vice-campione, un titolo che secondo lui può dare nuovo slancio anche a questa campagna europea, proprio come successo nella passata stagione conclusa con la finale giocata a Istanbul.

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Sneijder non ha dubbi: "Quella finale più che un rimpianto deve essere un orgoglio per tutti. E da quella sera l'inter ha ancora più fiducia in sé stessa, sa che grazie al suo gioco può battere qualsiasi rivale. Nel derby non c'è stata mai partita: uno spettacolo, anche visto in tv". Questa volta l'olandese non si è presentato allo stadio come successo al ritorno dell'euro-derby, dove era stato immortalato in curva al fianco di Materazzi, ma anche dal divano ha potuto vivere le stesse emozioni.

Per Sneijder sono promossi a pieni voti anche Inzaghi, allenatore capace di trascinare tutta la squadra, e Thuram, la nuova stella nerazzurra che in poche presenze ha già incantato tutti. Adesso però i nerazzurri dovranno trovare la riconferma anche in Champions League, in un girone decisamente più abbordabile rispetto a quello della passata edizione che gli aveva presentato in un solo colpo Barcellona e Bayern Monaco.

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Secondo l'olandese il grado di difficoltà inferiore non deve rappresentare una distrazione: "L'errore che non deve fare, e sono sicuro che non far, è sottovalutare gli avversari. L'anno scorso la squadra si è motivata giocando in un girone difficilissimo, quest'anno ne ha uno più morbido solo in apparenza perché la Champions è sempre difficilissima. Lo so per esperienza, non c'è un cmpo in cui vinci fischiettando".

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