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Skrtel e l’Atalanta, storia di un mese in cui è iniziato e finito tutto: “Troppo diversi”

Nell’estate del 2019, Martin Skrtel arrivò all’Atalanta con il compito di diventarne il punto di riferimento d’esperienza e qualità, ma durò l’arco di un mese lasciando il club orobico il successivo 2 settembre: “Stavano cercando un difensore diverso da me”, dirà più avanti. Trasformando quel ‘fallimento’ in una vittoria: trasferitosi in Turchia ha vinto il campionato successivo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Oggi è svincolato, senza squadra, a soli 35 anni, un'età in cui molti suoi colleghi giocano ancora, alcuni in club di primo livello e lottando per obiettivi importanti. Ma in questo calcio pare evidente che non vi sia più posto per Martin Skrtel, difensore roccioso dal cognome quasi impronunciabile che è rimasto a guardare. Malgrado abbia alle spalle una carriera fatta d'esperienza e sudore, trascorsa tra le giovanili della nazionale slovacca fino alla prima squadra (con 104 presenze e sei gol) e un passato che lo ha portato a fornire le proprie prestazioni da San Pietroburgo, per lo Zenit, al Liverpool, per i reds. Fino a Bergamo, ingaggiato dall'Atalanta di Gasperini.

In nerazzurro, però, non è riuscito ad inserirsi nel magico mondo della Dea. E' giunto il 9 agosto del 2019 come svincolato, firmando un contratto annuale. Senza però mai scendere in campo se non in un test prestagionale contro il Monza, salutando già il 2 settembre successivo la squadra orobica, non trovando feeling e né convinzione nei dettami tattici di Gasperini e la sua difesa a 3. Trasferendosi così in Turchia all'İstanbul Başakşehir.

Perchè? A spiegarlo è lo stesso Skrtel qualche tempo dopo: "L’Atalanta giocava con un sistema di gioco che era totalmente diverso da quello a cui sono stato abituato. E dopo aver trascorso un mese a Bergamo, ho capito che non ero il difensore che Gasperini stava cercando". Versione confermata dallo stesso Gasperini, con apprezzamento per la sincerità mostrata dal difensore: "Skrtel ha manifestato difficoltà per giocare nella difesa a tre, un giocatore di 35 anni che ha certezze da sempre. Con molta onestà da parte sua ha deciso di fare un passo indietro, spero che abbia opportunità diverse".

Una parentesi italiana che è rimasta quasi come una ‘macchia' in un curriculum in cui Skrtel ha sempre dimostrato di saper dare il proprio contributo, ma che rappresenta anche l'altro lato di una professionalità che va oltre eventuali contratti e ingaggi: non trovandosi, ha preferito cambiare subito destinazione, senza creare o crearsi problemi. Prendendosi anche una piccola immediata rivincita, andando a vincere il campionato turno nella stagione successiva, 2019-2020 e rimpolpando il proprio palmares, dopo quello russo e la Coppa di Lega inglese.

Eppure a Bergamo non ha saputo farsi spazio malgrado la grande esperienza internazionale e la ricerca di un difensore di qualità da parte di Gasperini per saldare ancor più un reparto che spesso è messo sotto pressione per i moduli offensivi adottati. L'avventura bergamasca dura qualche settimana, con Skrtel che lascerà spazio ai vari Caldara, Palomino, Dijmsiti, tutti nomi di ‘seconda fascia' ma che hanno saputo fare la classica differenza sia in Italia che in Europa.

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