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Sirene di rivincita in Champions per Hakimi con il Psg: “Non hanno mai creduto in me”

L’esterno marocchino dei parigini si appresta ad affrontare il suo passato: “Tutti i club hanno scommesso su di me tranne uno, oggi posso dire di giocare con veri campioni”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ritorna la Champions League e con i primi ottavi di finale anche le storie legate alla competizione europea più prestigiosa e affascinante che ci sia. Così, davanti alla super sfida tra i campioni di Francia del Psg e il Real Madrid di Ancelotti, tutti i riflettori si sono accesi per gustarsi la parata di stelle che scenderà in campo: questa sera al Parco dei Principi, per poi godersi il ritorno al Bernabeu. Tra i tanti campioni in vetrina anche uno in particolare che ha legato la propria giovanissima carriera ad entrambi i club, Achraf Hakimi.

L'esterno marocchino ha strabiliato anche nell'ultima Coppa d'Africa risultando tra i migliori laterali della competizione e confermandosi tra i più forti attualmente in circolazione. Non è un caso, dunque, se la scorsa estate – anche approfittando del momento di disagio economico interista – il Psg abbia fatto subito la voce grossa prelevandolo da Milano a suon di milioni (40) per portarlo sotto la Torre Eiffel. Obiettivo: vincere non solo in Francia ma anche in Europa. Missione che passerà attraverso un incrocio pericoloso ma altrettanto spettacolare e ricco di fascino proprio per l'ex Inter che nel Psg vuole confermarsi, dopo essere cresciuto tra le file merengues.

Un giovanissimo Hakimi con la maglia del Real: è il 2017 l'anno in cui Zidane lo porta in prima squadra
Un giovanissimo Hakimi con la maglia del Real: è il 2017 l'anno in cui Zidane lo porta in prima squadra

A lanciarlo per primo nel calcio che conta è stato Zinedine Zidane durante la stagione 2017-18 con il Real Madrid e il destino di Achraf Hakimi sembrava già essere delineato a soli 19 anni quale degno successore di Dani Carvajal alle Merengues, ma alla fine tutto si è rivelato una bolla di sapone in casa Real. L'esterno marocchino è stato girato prima a Dortmund per fare esperienza internazionale, poi a Milano – sponda Inter – quindi si è unito la scorsa estate al Paris Saint-Germain. Un girovagare in crescendo che non ha però mai visto un ritorno di fiamma da parte della Casa Blanca con il conseguente fastidio del 23enne laterale, oggi felice di essere a Parigi, ma con un sassolino da togliersi dallo scarpino.

"È naturale che quando arrivi per la prima volta al Real Madrid e provieni dalla Primavera sia normale che il club non scommetta tanto e subito su di te perché sei un giocatore giovane" ha ammesso sulle pagine di ‘Marca', l'ex esterno nerazzurro. Ma l'indifferenza della società madridista è andata ben oltre la semplice possibilità che non stesse crescendo un campione. "Quando sono andato al Dortmund sono stato ceduto in prestito e ho fatto due grandi stagioni. Poi son dovuto rientrare, per decidere cosa fare. Ed è a quel punto che il Real non ha ancora scommesso su di me, mentre io mi consideravo capace di giocare ad alti livelli". Così, dal Borussia, Hakimi è passato direttamente all'Inter, di Antonio Conte, dove ha strappato uno scudetto alla Juventus, da protagonista.

Achraf Hakimi con la maglia del Dortmund, dove ha giocato due stagioni (12 gol e 17 assist)
Achraf Hakimi con la maglia del Dortmund, dove ha giocato due stagioni (12 gol e 17 assist)

A Milano ha lasciato un ottimo ricordo, seppur fugace: "Sono andato all'Inter solamente in prestito, c'era ancora un'opzione di acquisto per il Real Madrid sul Dortmund, ma non l'hanno voluta esercitare nemmeno. Cosa ne devo dedurre? Penso che il Real non abbia mai avuto interesse nello scommettere su di me tanto quanto hanno fatto tutti gli altri club. Il mio cuore appartiene anche a Madrid, ma oggi sono felice di essere qui a Parigisono felice di essere qui a Parigi, perché penso che tutti questi club non abbiano sbagliato a scommettere su di me e adesso posso tranquillamente dire di stare giocando con i migliori al mondo".

Hakimi con Lautaro e Sanchez festeggia uno dei 7 gol segnati nella stagione dello scudetto
Hakimi con Lautaro e Sanchez festeggia uno dei 7 gol segnati nella stagione dello scudetto

I numeri smentiscono l'indifferenza madridista, colpevole di essersi fatto sfuggire uno degli esterni di maggior prestigio: sempre presente nel Psg (con 27 gettoni, 3 reti e altrettanti assist), lo scorso anno disputò la sua stagione migliore con la maglia dell'Inter, vincendo il tricolore con 37 presenze 7 gol e 10 assist in campionato, migliorando l'annata precedente vissuta a Dortmund (33 gettoni in Bundesliga, 5 reti e 10 assist)

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