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Sirene arabe per Osimhen, Garcia sbotta: “Offerte indecenti, ci vanno i giocatori a fine carriera”

Dopo l’amichevole con l’Augsburg il tecnico ha toccato tutti glia aspetti più caldi di questi giorni, dagli infortuni al mercato. E sulla preparazione spiega: “L’anno scorso la squadra doveva essere preparata solo per tre mesi mezzo, perché c’erano i Mondiali, adesso ha lavorato molto più forte”.
A cura di Maurizio De Santis
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Rudi Garcia alla prima stagione sulla panchina del Napoli.
Rudi Garcia alla prima stagione sulla panchina del Napoli.

Rudi Garcia toglie qualche sassolino dalla scarpa. La questione dei tanti acciacchi durante la fase della preparazione (ultimo in ordine di tempo, è stato Politano uscito contro l'Augsburg per un problema alla caviglia) ha fatto discutere e rispolverato paragoni con l'ex Sinatti mettendo in contro-luce il lavoro fatto da Rongoni, uomo di fiducia dell'allenatore francese. A chi ha mosso una serie di rilievi, a chi ha storto il muso e sollevato perplessità il tecnico ha replicato con la forza di concetti semplici, diretti. A cominciare da uno in particolare.

"A differenza dell’anno scorso – ha spiegato dopo il test in Abruzzo vinto grazie a una rete di Rrhamani – dove la squadra doveva essere preparata solo per tre mesi mezzo, perché c’erano i Mondiali, adesso ha lavorato molto più forte".

Messe le carte in tavola, Garcia fa anche il punto sulla reale situazione degli infortuni e traccia un distinguo preciso. "Di veri infortuni ne abbiamo due, sono Mario Rui e Anguissa. Mario forse martedì tornerà ad allenarsi insieme agli altri. L’infortunio di Frank è molto leggero, secondo me lo avremo per inizio campionato. Poi ci sono gli infortuni di mercato".

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Mercato. In questa fase della stagione è più croce che delizia alla luce dell'incertezza sulla situazione dei rinnovi e delle operazioni che da un momento all'altro rischiano di scombussolare tutto. La mega offerta che dall'Arabia avrebbero messo sul piatto di Osimhen (né lui né il Napoli hanno sciolto le riserve sul rinnovo) al punto da far vacillare il calciatore è argomento che ronza in testa all'allenatore come ai tifosi. La replica di Garcia al riguardo è molto decisa.

"Capisco che un calciatore a fine carriera vada in Arabia Saudita. Nessuno rifiuterebbe queste offerte indecenti. Ma quando sei un giocatore in piena maturità non guardi neanche questo. La stessa cosa che ti propongono oggi te la posso proporre anche tra tre, forse quattro anni. Però io non sono Victor, quindi chiedete a lui…".

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Petrol-dollari e sirene del Medio Oriente: nella lista c'è anche il nome di Zielinski, pure lui in scadenza e pure lui nel mirino degli arabi. Qui il tecnico taglia corto: "Siete intelligenti, non ho nulla da dire di più. Speriamo che nell’ultima gara contro l’Apollon possiamo avere una squadra che somiglierà a quella che inizierà".

Ultima riflessione dedicata al neo acquisto, Natan, il difensore che dovrebbe colmare il vuoto lasciato da Kim. "È un giovane difensore brasiliano che che pressa molto, che non ha paura di giocare alto e lasciare mezzo campo dietro alle sue spalle. È potente, però lasciamogli il tempo di lavorare in allenamento".

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