Sinisa Mihajlovic attacca Fabio Caressa: “Quel piccoletto marito della Parodi, trasmissione vergognosa”
Sinisa Mihajlovic è stato protagonista di un duro sfogo al termine della partita Bologna-Sassuolo, ai microfoni di Sky. Il tecnico rossoblu, espulso nei minuti finali della partita, si è lamentato della direzione di gara ma soprattutto è stato protagonista di un duro sfogo nei confronti di Fabio Caressa, giornalista Sky e presentatore di ‘Sky Calcio Club', trasmissione di punta della tv satellitare durante la quale – dopo la vittoria del Bologna sull'Inter nella scorsa giornata – secondo Sinisa non si è dato il giusto merito all'impresa dei felsinei.
Mihajlovic contro Caressa
Nel mirino di Mihajlovic c'è ‘Sky Calcio Club', trasmissione di punta della programmazione calcistica di Sky. Condotto da Fabio Caressa, si avvale della presenza di diversi ex calciatori, tra cui Beppe Bergomi, Billy Costacurta e Paolo Di Canio. Domenica scorsa è andato in onda nel post-gara di Napoli-Roma, a diverse ore dalla fine di Inter-Bologna.
"Domenica abbiamo vinto con l'Inter. Ho visto quella trasmissione, quella in cui si tolgono la giacca, con quello piccolino che conduce, il marito di Benedetta Parodi, con Bergomi e tutti. Ho sentito mezzora: non si è mai detta una parola sul Bologna. È una vergogna, sembrava Inter Channel. A nessuno è venuto in mente di fare i complimenti al Bologna. Questo non è giornalismo. Non ho più niente da dire".
In precedenza Mihajlovic aveva messo in chiaro che non avrebbe risposto ad alcuna domanda e si era limitato ad una breve analisi della partita, ammettendo le sue colpe sull'espulsione e spiegando i motivi del suo nervosismo. A fargli perdere la pazienza, le ripetute ammonizioni all'indirizzo dei suoi calciatori. In realtà, contro il Sassuolo, sono state soltanto tre, ma quella comminata a Dijks ha fatto perdere la pazienza all'allenatore serbo.
"Non voglio nessun tipo di domanda, parlo io e poi me ne vado. Abbiamo perso meritatamente, loro hanno giocato meglio di noi e sono più forti di noi e hanno corso più di noi. Sono stato espulso giustamente perché ho mandato l'arbitro a quel paese. Siamo la squadra più ammonita al mondo, sembra che ci sono 11 killer in campo, ma abbiamo in campo tutti ragazzi giovani. Forse è più facile ammonire loro piuttosto che calciatori affermati e per questo mi sono arrabbiato".