Sinisa Mihajlovic: “Mi sento più forte di prima, il peggio è passato”
Dopo la lunga sosta per l'emergenza Coronavirus, il Bologna è tornato a Casteldebole per preparare il big match di lunedì 22 giugno contro la Juventus di Cristiano Ronaldo. In attesa di capire quali saranno le scelte di formazione, Sinisa Mihajlovic ha parlato a margine dell'iniziativa promossa dall'Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, a favore dei ricercatori dell’Istituto di ematologia Seragnoli del Sant’Orsola.
Il tecnico del Bologna ha voluto infatti rassicurare tutti sulla sua condizione fisica. "Io sto bene, mi sento forte. Sono quasi a 7 mesi dal trapianto. Il peggio dovrebbe essere passato, ma ci vuole un anno prima che si torni alla normalità e dipende da persona a persona. Il prossimo controllo è a settembre, poi a dicembre e piano piano entriamo nella normalità. Anche nelle cose che faccio mi sento più forte di prima, forse perché ho preso un midollo giovane", ha scherzato il mister rossoblù.
L'obiettivo dell'AIL e il cuore di Mihajlovic
La campagna dell'AIL, ribattezzata ‘Con Sinisa per la ricerca', ha l'obiettivo di raccogliere finanziamenti da devolvere ai ricercatori dopo la pandemia da Coronavirus: emergenza che non ha permesso all'associazione di continuare nel suo lavoro e aiutare i circa 30 ricercatori che ogni anno beneficiano di questi fondi. "Sono felice di essere l’uomo immagine dell’AIL – ha aggiunto l'allenatore dei felsinei – È un riconoscimento importante che riempie il mio cuore di gioia. Ringrazio tutti i medici, gli infermieri e coloro che mi hanno sostenuto".
"Quando i dottori mi comunicarono la mia malattia non sapevo molto. Grazie alla ricerca che è stata fatta in questi anni e che ha reso curabili malattie che prima non lo erano. La testa è fondamentale in questa lotta. La ricerca è fondamentale così come lo è donare. Non c’è nessuna soddisfazione più grande che donare il midollo per salvare una vita umana. E’ un piccolo sacrificio per chi lo fa, ma è un grande dono per chi lo riceve".