Singo graziato per il calcio in faccia a Donnarumma, l’ex calciatore smaschera l’incoerenza dell’arbitro: “Inaccettabile”
La domanda che l'ex calciatore, Jérôme Rothen, si pone in radio è quella sulla bocca di tutti: Wilfried Singo doveva essere espulso per la scarpata in faccia data a Donnarumma? Il giocatore del Monaco, già ammonito, è stato graziato dall'arbitro, François Letexier, che non ha valutato meritevole di sanzione quell'intervento a causa del quale il portiere del Psg e della Nazionale ha riportato ferite profonde al viso. Ha rischiato di perdere l'occhio destro, ma per fortuna sta bene: se l'è cavata con dieci punti di sutura sulla guancia destra quasi sfigurata (prima gli hanno applicato delle graffette), ematomi e graffi vistosi lasciatigli dai tacchetti dell'avversario.
Gli è andata bene ma, oltre al dolore e alle lesioni, ha dovuto mandar giù anche il boccone amaro del comportamento tenuto dal direttore di gara nel post-partita: ha appena degnato di uno sguardo l'estremo difensore che s'era avvicinato a lui per chiedere spiegazioni e capire quale interpretazione c'è stata alla base della sua decisione. Nonostante il check del Var, è rimasto fermo sulla sua scelta: per lui s'è trattato solo di un incidente fortuito avvenuto al massimo per negligenza, al punto da concedere solo in un secondo momento il calcio di punizione (inizialmente aveva decretato la rimessa dal fondo).
"È passato un po' di tempo dall'ultima volta che abbiamo toccato il fondo quanto agli arbitraggi – ha ammesso Rothen nell'intervento a RMC Sport – e non mi sembra che le cose siano cambiate. Ora basta, devono darci una spiegazione!". L'espressione di sdegno dell'ex calciatore richiama anche un altro aspetto della vicenda: la totale assenza di comunicazione da parte del direttore di gara e dei suoi referenti alla luce di un episodio così grave e importante. "È inaccettabile che nessuno abbia detto niente rispetto a quanto accaduto mercoledì sera. Ma chi sono loro per non parlare? I giocatori e gli allenatori si spiegano al microfono. Devono farlo anche gli arbitri quando si comportano come mercoledì sera". Più tardi è arrivata la posizione chiara ufficiale del Dipartimento tecnico arbitrale: "Letexier avrebbe dovuto estrarre il cartellino rosso".
Rothen sottolinea anche un altro fattore: l'incoerenza da parte della classe arbitrale nell'interpretazione e nella valutazione di alcuni episodi. E cita un precedente specifico: "Durante Marsiglia-Psg ci hanno detto che Amine Harit meritava il cartellino perché era stata messa a rischio l'integrità fisica di Marquinhos. Ho trovato molto positivo che l'arbitro spiegasse la sua decisione. E ieri? Donnarumma ha i punti sulla guancia! E non è stato estratto nemmeno il cartellino giallo. Singo avrebbe dovuto prendere un rosso!".
Cosa dice il regolamento? L'articolo di riferimento è il 12, quello su falli e scorrettezze, che prende in esame tre voci che comportano sanzioni differenti: negligenza, imprudenza, vigoria sproporzionata. Ecco cosa significano e quali conseguenze disciplinari prevedono:
- Negligenza. Il calciatore mostra una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che agisce senza precauzione. Non è necessario alcun provvedimento disciplinare.
- Imprudenza. Il calciatore agisce con noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario e per questo deve essere ammonito.
- Vigoria sproporzionata. Il calciatore eccede nell’uso della forza necessaria e mette in pericolo l’incolumità di un avversario e per questo
deve essere espulso.