Sindaco Castel Volturno: “Il Napoli riprende gli allenamenti? Ora lo sport non è essenziale”
Nella serata di ieri il Napoli in un comunicato ufficiale ha annunciato la ripresa degli allenamenti fissata a mercoledì 25 marzo. Una decisione che inevitabilmente ha fatto discutere, alla luce dell'emergenza Coronavirus, con il campionato di Serie A che potrebbe ripartire addirittura tra due mesi se la situazione sanitaria dovesse migliorare. Il sindaco di Castel Volturno, sede del Centro Sportivo azzurro, ha esternato pubblicamente le sue perplessità sulla scelta del club di De Laurentiis: "In questo momento lo sport non è essenziale, ci sarà tempo per riprendere le attività di tutti i giorni
Napoli, polemiche per l'annuncio del ritorno agli allenamenti
Ha sollevato non poche polemiche la breve nota del Napoli in cui si annuncia il ritorno agli allenamenti della squadra, fissato a mercoledì 25 marzo presso il Centro Sportivo di Castel Volturno. Una situazione che sembra in netto contrasto con le ultime restrizioni per l’emergenza Coronavirus, con il presidente dell’Associazione Italiana Calciatori Damiano Tommasi che ha commentato in modo molto critico la presa di posizione azzurra, considerando anche lo stop dei campionati: "allenarsi ora, due mesi prima della ripresa del campionato, non ha senso ed è pure pericoloso. Non so cosa abbia in mente chi pensa di avvantaggiarsi facendo allenare i suoi tesserati".
Il sindaco di Castel Volturno sulla decisione del Napoli di far riprendere gli allenamenti
Sull'argomento è intervenuto anche Luigi Umberto Petrella, sindaco di Castel Volturno città che dal 2006 è la sede ufficiale del Centro Sportivo del club di De Laurentiis. Il primo cittadino ha commentato così la scelta della dirigenza partenopea, esternando tutta la sua perplessità: "Credo che in questo momento bisogna mettere da parte tutte le cose non essenziali e lasciare solo l'indispensabile, poi ci sarà tempo per riprendere le attività di tutti i giorni e anche lo sport. In una situazione preoccupante come quella che stiamo vivendo dobbiamo avere le idee chiare e bisogna permettere solo ciò che può essere indispensabile. Tutto il resto va messo da parte ed è il caso che tutti si adoperino in tal senso. Lo sport può passare in seconda linea, non è un aspetto prioritario".
Secondo Petrella, non ci sono margini di discussione e bisogna allinearsi in toto alle indicazioni governative: "Bisogna chiudere e azzerare tutto, è questo il messaggio che dovrebbe mandare il Governo. Mi pare invece che ci siano messaggi non convincenti e questo lascia pensare anche al cittadino comune che si possa uscire di casa e fare cose che invece sono negate dai decreti. Molti cittadini non si rendono conto del pericolo che stiamo correndo, parliamo del rischio di perdite di vite umane. Se c'è da fare un sacrificio, dobbiamo farlo tutti".