Simone Inzaghi rischia una squalifica per bestemmia: indagine della Procura Federale
La Lazio lunedì scorso è riuscita a vincere 3-0 all'Olimpico contro il Milan in una gara che ha permesso ai biancocelesti di restare ancora legati al gruppo Champions. Una partita che ha visto anche il ritorno in panchina di Simone Inzaghi dopo il contagio al Covid-19 che l'aveva tenuto fermo nelle ultime uscite della sua squadra. E proprio durante i 90′ della gara contro i rossoneri, il tecnico del club capitolino avrebbe proferito un'espressione blasfema che non è passata inosservata agli ispettori federali presenti durante Lazio-Milan.
Ad affermarlo è stato ‘Il Tempo' che sottolinea come l'allenatore biancoceleste, dopo i 17 giorni di positività e quindi lontani dal Immobile e compagnia, sia ora finito sotto inchiesta per la terza volta in questa stagione. Simone Inzaghi infatti sembra essere recidivo dato che un fatto del genere era già accaduto in occasione delle gare giocate dalla Lazio contro Sassuolo e Sampdoria. Oggi la Procura Federale ha dunque aperto un fascicolo a carico del tecnico laziale.
Cosmi l'ultimo tecnico ad essere fermato per bestemmia in Serie A
Nel caso delle gare contro i neroverdi di De Zerbi e contro i blucerchiati di Ranieri, il tecnico della Lazio, accusato di espressioni blasfeme durante la partita, difeso dall’avvocato Sara Agostini, aveva patteggiato per una multa. Stesso provvedimento anche per Beppe Iachini accusato di espressioni blasfeme pronunciate durante la gara tra la sua Fiorentina e la Juventus.
L'ultimo in Serie A squalificato per bestemmia, in ordine di tempo, è stato Gigi Buffon lo scorso 30 marzo. Il portiere bianconero ha dovuto saltare il derby contro il Torino. Mentre l'ultimo allenatore ad essere stato soggetto al provvedimento da parte della Procura Federale, è stato Serse Cosmi che il 9 marzo scorso era stato intercettato a bestemmiare nell'intervallo della gara tra Crotone e Torino.