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Simone Inzaghi all’Inter, l’anatema di Lotito: “Ognuno nella vita raccoglie quello che semina”

Il voltafaccia di Simone Inzaghi, cui le avances dell’Inter hanno fatto cambiare idea nell’arco di una notte inducendolo a non firmare un rinnovo che pareva ormai certo, ha lasciato tanta amarezza in Claudio Lotito che si lascia andare ad uno sfogo: “Ognuno nella vita raccoglie quello che semina…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Claudio Lotito non riesce a farsene una ragione: troppa è la delusione dopo che il suo figlioccio Simone Inzaghi gli ha girato le spalle non firmando un rinnovo che pareva ormai certo, per accasarsi all'Inter che gli ha offerto il doppio dello stipendio. Nulla di nuovo, sono le logiche del calciomercato, ma il presidente della Lazio riteneva che la cena di mercoledì sera avesse sancito un patto non più modificabile. Da qui la sua "delusione sul piano personale", senza neanche tanta rabbia, visto l'affetto che lo ha legato per tanti anni al piacentino, prima da giocatore poi da tecnico.

Al ‘Messaggero' ora Lotito svela altri dettagli del bruciante voltafaccia incassato nell'arco di una notte: "Gli avevo offerto il contratto cinque mesi fa con un aumento di stipendio importante e anche dei bonus, lui mi ha detto ne riparliamo dopo. Poi c'è stato il caos dei processi e varie vicissitudini, solo per questo ci siamo rincontrati a fine anno per il rinnovo. L'ho chiamato, gli ho dato appuntamento e dopo un'ora e mezza c'eravamo già stretti la mano".

"Mercoledì mattina Inzaghi aveva già parlato con Tare e fra loro c'era stato un chiarimento – racconta Lotito – Proprio col Ds si era messo d’accordo per tutto. Poi abbiamo cenato tutti e tre a Formello, avevamo trovato l’accordo. Avevamo concordato tutto per tre anni a cena. Ho chiamato il segretario Calveri ieri mattina per sapere se aveva contattato Inzaghi per fargli apporre sui contratti la sua firma, visto che c'era già la mia ma poco dopo mi è arrivata la telefonata di Simone che mi voleva parlare e già lì ho capito l'antifona".

Un brutto colpo per Lotito, che si è sentito snocciolare da Inzaghi alcune frasi di circostanza per giustificare il cambio d'idea nell'arco di una notte: "Mi ha detto che non aveva più stimoli e non sapeva più come presentarsi alla squadra, che era arrivata l'ora di una nuova esperienza. Io gli ho risposto di pensarci bene e che non ci si può comportare in questa maniera. Anche se poi ognuno nella vita raccoglie quello che semina…".

E chissà se il presidente dell'Aquila si riferisce solo al tecnico o anche a Beppe Marotta e all'Inter, che si sono frapposti come diavoli tentatori in un matrimonio più che ventennale. La risposta la avremo al prossimo affare tra i due club: il calciomercato, come la vita, va avanti.

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