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Simone Dell’Agnello a Temptation Island dopo l’Inter: “Ero padrone del mondo, poi mi hanno scaricato”

Oggi l’ex bomber del Viareggio vinto con l’Inter ha 32 anni, è ‘tentatore’ nel reality ma non ha perso la speranza di tornare nel mondo del calcio. “Spero solo possa ridarmi quello che mi ha tolto nella vita da calciatore”.
A cura di Maurizio De Santis
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Simone Dell'Agnello oggi ha 32 anni, un po' di tatuaggi sulla pelle da uomo che non deve chiedere mai, capelli corti ossigenati, e s'è calato perfettamente nella parte del ‘tentatore' nel reality Temptation Island 2024. È un'altra persona rispetto al giovane attaccante dell'Inter che nel 2011 vinse il premio di miglior calciatore del torneo di Viareggio conquistato con la maglia dei nerazzurri addosso e 7 gol a scandire quel successo anche personale.

Allora Dell'Agnello aveva la chioma liscia e fluente, era glabro e sognava di vestire la casacca della prima squadra. Spulciando tra i video i Youtube ne spunta perfino uno in cui azzarda un'esultanza davvero particolare dopo aver segnato su rigore Immaginava un futuro luminoso seduto tra Sneijder ed Eto'o.

Era convinto che avrebbe giocato in Serie A, s'è risvegliato nei Dilettanti. Che il Viareggio sarebbe stato un trampolino di lancio e il titolo di capocannoniere il bigliettino da visita con su scritto "piacere, sono un bomber: faccio gol e sfondo le reti". Che avrebbe trovato la sua buona occasione della carriera in un Paese che ha fatto (e fa i conti) con la penuria di punte.

Poi qualcosa è andato storto ed è precipitato giù da quell'Olimpo in cui poteva stare da dio. Tutta colpa di un brutto infortunio al ginocchio (rottura del crociato) che ha cambiato le sorti della carriera e di chi non ha creduto più in lui abbandonandolo al suo destino. Ci fosse stata ancora un po' di buona sorte per lui, l'avrebbe dovuta trovare altrove.

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"Un giorno hai perfino l’autista e tutti i comfort, un altro ti senti solo e perdi tutto. Non è facile adattarsi alla situazione, soprattutto se eri tra i più forti della tua generazione. Mi allenavo con i grandi ed ero in Nazionale. Mi sentivo padrone del mondo ma quel mono mi è crollato addosso. Poi ci si mettono anche le feste, le ragazze e la sfortuna. Un po' di cose non mi hanno aiutato”.

Le parole che usa per raccontare quei momenti scolpiscono il senso di smarrimento. Quel sogno a occhi aperti s'è trasformato in qualcos'altro. Li ha chiusi e riaperti più volte ma nulla è cambiato: Sudtirol, Barletta, Savona, Cuneo, Como, Arezzo, Foggia, Grosseto, Seregno, Franciacorta e infine Budoni le squadre in cui ha giocato il tempo di un battito di ciglia, barcamenandosi tra la D e la C.

"Dopo una stagione mi sono trovato senza niente in mano – il ricordo di Dell'Agnello nell'intervista alla Gazzetta dello Sport -, ceduto al Livorno da un giorno all'altro. Ero l’attaccante più forte della mia età in Italia e in nerazzurro mi sentivo coccolato. Ho pensato: vado in prestito un anno in B, faccio bene e poi torno subito su. Invece mi sono rotto il crociato e l’Inter a giugno mi ha scaricato".

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A dicembre 2023 Dell'Agnell0 s'è svincolato. Non ha appeso le scarpette al chiodo ma il calcio non è più la strada maestra. La sua ha preso un'altra direzione quando ha scelto di partecipare a Temptation Island ("non cerco visibilità, né attenzioni… per me è solo un'esperienza") ma non ha messo a parte la speranza di tornare nel mondo del pallone. Magari ancora da calciatore oppure in un altro ruolo collaterale. "Spero solo possa ridarmi quello che mi ha tolto nella vita da calciatore".

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